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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Coronavirus, mascherine e nuove chiusure: arriva il nuovo Dpcm

Il governo impone ancora restrizioni dopo l'aumento di contagi

Milano, 5 ott. (askanews) - Utilizzo delle mascherine anche all'aperto, stretta sulla movida con chiusura anticipata di alcuni locali e numero chiuso per le feste anche tra privati. Secondo indiscrezioni sono questi i principali provvedimenti contenuti nel nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) che il premier Giuseppe Conte si appresta a varare.

Con la risalita della curva epidemiologica e l'evidente (e in parte atteso) aumento dei contagi da coronavirus Sars-Cov2 torna, quindi, il ricorso alla decretazione d'urgenza da parte del governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria in atto e cercare di contenere il diffondersi della pandemia di Covid-19, scongiurando al contempo il rischio di un nuovo lockdown generale.

"Siamo consapevoli - ha detto il premier Conte ad Assisi, in occasione delle celebrazioni per San Francesco - siamo consci di non poter però disperdere tutti i risultati sin qui raggiunti a prezzo di molti sacrifici".

Per le mascherine verrà - a quanto si anticipa - esteso a tutto il territorio nazionale l'obbligo di indossarle correttamente, nell'arco dell'intera giornata, anche all'aperto e anche se c'è distanza di sicurezza. Confermato il divieto di assembramenti e il ricorso allo smartworking laddove possibile per le aziende ma bar, ristoranti e locali pubblici dovranno chiudere entro le 23 mentre le feste private (matrimoni, lauree e altro) saranno limitate a un massimo di 200 invitati.

Prevista anche una stretta sui controlli con una maggiore presenza sul territorio delle Forze dell'ordine e dell'esercito con multe da 400 a 3mila euro per i trasgressori.

Il nuovo decreto sarà oggetto di un apposito Cdm nella serata del 5 ottobre e sarà varato dopo la relazione in Parlamento da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma il clima è già teso e per il leghista Salvini c'è troppo confusione.

"Bisogna tutelare la salute pubblica senza ammazzare l'economia italiana - ha detto - penso che si possa fare. Ma ogni giorno si leggono cose diverse da parte del governo ed è difficile lavorare così".

Le polemiche arrivano soprattutto da alcuni presidenti di Regione perché il nuovo Dpcm prevede la possibilità di deroghe locali solo "in peius", cioé con misure più restrittive di quanto stabilito dal governo.

"Le mascherine obbligatorie ovunque sono un passo indietro - ha detto il governatore della Liguria, Giovanni Toti - bisogna intervenire a seconda delle necessità dei territori".

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