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Giovedì, 25 Aprile 2024

Covid, Gimbe: epidemia rallenta ma tanti morti e stress intensive

Allerta in 13 Regioni, 3.000 morti in sette giorni. Lenti vaccini

Roma, 1 apr. (askanews) - Tremila decessi in una settimana e terapie intensive ancora sotto stress. C'è però la conferma che l'epidemia sta rallentando con una lieve riduzione dei nuovi casi. Sono i dati del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sulla situazione Covid-19 in Italia nella settimana 24-30 marzo; rispetto a quella precedente i ricoverati con sintomi aumentano del 2,8% e le terapie inensive del 4,8%. I decessi del 4,2%.

"Per la seconda settimana si rileva una lenta discesa del numero di nuovi casi e del loro incremento percentuale - osserva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - anche se il dato risente di notevoli differenze regionali correlate al livello di restrizioni di 3 settimane fa". In 9 Regioni, infatti, l'incremento percentuale dei nuovi casi è ancora in crescita, soprattutto in quelle che erano in area bianca o gialla (Calabria, Liguria, Sardegna e Valle d'Aosta). Al contrario si vedono riduzioni rilevanti in quelle che erano in rosso o arancione.

Sul fronte ospedali, 13 le Regioni sopra la soglia d'allerta per le terapie intensive. Molto difficile la situazione in Lombardia e nelle Marche. Ancora a rilento, sottolinea Gimbe, la campagna vaccini, anche se ci sono molte differenze a livello regionale. Nel quadro nazionale, degli over 80 il 28,3% ha completato il ciclo vaccinale e il 27,4% ha ricevuto la prima dose. Ancora in partenza la fascia 70-79 anni e nessun dato disponibile sui fragili.

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