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Venerdì, 29 Marzo 2024

Covid, mini-lockdown ad Arzano: scatta protesta dei commercianti

Chiusi scuole e negozi fino al 23 ottobre per il boom dei casi

Roma, 15 ott. (askanews) - Protestano i commercianti di Arzano, grosso centro in provincia di Napoli, dove da poche ore è scattato un mini lockdown disposto dalla Commissione straordinaria che amministra il Comune in seguito a un considerevole incremento di contagi da Covid-19, oltre 200. Alcune decine di esercenti prima hanno manifestato sotto la sede del Municipio, poi hanno organizzato un blocco stradale alla rotonda che dà l'accesso alla città, a Nord del capoluogo campano, paralizzando il traffico. Problemi anche sull'Asse mediano, strada a scorrimento veloce che collega Napoli ai comuni dell'area Nord.

Le proteste sono scattate dopo la decisione di chiudere fino al 23 ottobre prossimo le scuole, il cimitero e i negozi ad eccezione di quelli di generi di prima necessità. Sospese anche tutte le manifestazioni e gli eventi pubblici, il mercato settimanale, le attività sportive e dei centri anziani. "È tutto pacifico, noi non vogliamo fare nessuna guerra ma nessuno ci ascolta, nessuno ci considera, siamo un paese morto e dimenticato".

"O chiudi tutto o niente, non deve ricadere tutto solo su noi piccoli commercianti che viviamo di questo, protestiamo da stamattina e non è venuto nessuno, polizia, carabinieri, niente".

Un provvedimento inutile e discriminatorio, quindi, per i commercianti che fanno notare come, senza divieti sulla mobilità tra comuni, i cittadini si sposteranno comunque nei paesi limitrofi per gli acquisti con rischi maggiori per tutti.

"Noi accettiamo il lockdown, il paese in zona rossa, ma non è giusto che solo i commercianti devono stare chiusi quando il paese è aperto, si può entrare e uscire, contagiare altri ed essere contagiati; non è giusto, noi a fine mese dobbiamo pagare, non è giusto".

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