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Venerdì, 29 Marzo 2024

Diego Maradona e il cinema, da Sorrentino a Kusturica

Il calciatore tra documentari, omaggi, biopic e interpretazioni

Milano, 26 nov. (askanews) - Paolo Sorrentino aveva ringraziato Maradona di fronte a tutto il mondo quando aveva vinto l Oscar per "La grande bellezza", e il regista napoletano ha appena terminato le riprese di un film dal titolo emblematico, "E stata la mano di Dio", ambientato nella Napoli della propria infanzia, quella in cui el pibe de oro spopolava.

Ma la figura geniale e contraddittoria del calciatore argentino appena scomparso ha affascinato molti registi, primo fra tutti Emir Kusturica, che nel 2008 aveva presentato a Cannes un documentario su di lui, "Maradona di Kusturica". Insieme erano tornati nei luoghi chiave della vita del calciatore argentino, Buenos Aires, Napoli e Cuba, ripercorrendo gli esordi, i trionfi, il declino e la lenta risalita, con riflessioni condivise su calcio e politica.

Marco Risi ha addirittura realizzato un biopic, "Maradona - La mano de Dios", con tre attori diversi ad interpretare il calciatore bambino, adolescente e adulto, che raccontava alcuni momenti salienti della sua vita. A raccontare invece il grande legame d amore tra il calciatore e la città partenopea è stato Alessio Maria Federici con "Maradonapoli": santificato ancor prima del suo arrivo in città nel 1984, il calciatore è stato la personificazione di sogni, contraddizioni, genio, speranze, di tutta un popolo.

Ma Maradona è stato anche attore: nella commedia di Neri Parenti "Tifosi", sulla passione calcistica di alcuni sfegatati tifosi. Lì interpretava se stesso nell episodio che ha per protagonisti Nino D Angelo e tutti i tifosi del "suo" Napoli.

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