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Venerdì, 19 Aprile 2024

"Django", western di Comencini con antieroi e donne senza cliché

Dal 17 febbraio su Sky la serie con Schoenaerts e Noomi Rapace

Roma (askanews) - E' un mondo di outsider e antieroi quello di "Django", la serie western dal 17 febbraio su Sky e su Now, interpretata da Matthias Schoenaerts, Nicholas Pinnock, Lisa Vicari, Noomi Rapace. Francesca Comencini è la direttrice artistica del progetto e regista di quattro episodi: il suo non è solo il racconto di un uomo in cerca di vendetta ma la storia di una città utopica, dove vivono emarginati che provano a riscattarsi, e di persone in cerca di una seconda chance. Seguendo la lezione dei grandi maestri del genere, da Corbucci a Leone.

"Secondo me sono stati dei film, molto diversi tra loro, ma quello che avevano in comune era sempre un'idea di qualcosa di ribelle, di contro il potere. Stranamente il western è un genere che ha qualcosa di antico e qualcosa di sempre nuovo e quindi veramente abbiamo voluto parlare dei conflitti di oggi", ha detto Comencini.

In "Django" emergono conflitti e dinamiche umane universali, anche attraverso una sorta di saga famigliare, in cui le donne sono protagoniste, fuori da ogni cliché. "E' una saga familiare, con un cuore incandescente, precipitato in un mondo freddissimo, durissimo e violento come quello del western. Per me è importante che ci siano dei personaggi femminili, non intenzionalmente perché ci devono essere. C'è una donna cattivissima, non sono idealizzate, non sono belle da salvare, sono dei personaggi protagonisti, con delle zone d'ombra, con dei lati fragili, con dei lati insopportabili".

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