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Venerdì, 29 Marzo 2024

Geometrie e vissuti: Davide Balliano dialoga con il mistero

Da Cardi a Milano una mostra di ordinata discontinuità

Milano, 21 gen. (askanews) - Una serie di opere pittoriche che evocano la grande lezione del minimalismo e indagano metodicamente il tema del movimento, inteso sia come moto della natura sia come ritmo della storia. La galleria Cardi di Milano ospita la mostra personale di Davide Balliano, artista torinese classe 1983 che indaga le problematiche formali partendo dalla geometria.

"Per me la geometria - ha detto Balliano ad askanews - è un metodo di traduzione, io non faccio un lavoro concettuale o narrativo, cerco di lavorare attraverso forme che rimangono molto aperte all'interpretazione personale di chiunque si approccia al lavoro. Considero il mio lavoro libero da un significato preciso come può essere un paesaggio, al quale ci relazioniamo con il nostro vissuto e le nostre memorie".

Nello spazio della galleria di corso di Porta Nuova i lavori dell'artista quasi si camuffano con lo spazio, contribuendo ancora di più alla sensazione di un progetto a tutto tondo, che nella ripetizione di alcuni schemi formali arriva però a investire dimensioni molto più ampie, suscitando emozioni e domande.

"Il centro della mia ricerca - ha aggiunto Balliano - è questo: avere un dialogo con il mistero che ci circonda, cercando di trovare un capirsi comune".

Interessante anche il modo in cui la pittura, perché è di questo che si ragiona, dialoga con le idee di scultura e architettura. E poi, avvicinandosi alle opere, si scopre che l'apparente ordine assoluto della composizione si basa su elementi discontinui, come i graffi o le abrasioni. E sono proprio queste basi incerte che danno il ritmo a tutti i lavori, che prendono quindi la parvenza di possibili monumenti pittorici, ma, nell'incessante divenire del mondo, necessariamente provvisori.

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