Roma, 29 set. (askanews) - L'ex ministro degli Esteri Fumio Kishida ha vinto il ballottaggio contro il ministro delle vaccinazioni Taro Kono per la leadership del Partito liberaldemocratico: sarà il nuovo capo del governo del Giappone, il centesimo primo ministro nella storia del Paese. Ha ottenuto 257 voti, Kono si è fermato a 170. Dopo il risultato, parlando ai suoi sostenitori ha detto: "Ho sentito un forte senso di pericolo per la nostra democrazia, e così mi sono proposto come candidato prima di chiunque altro".

Kishida aveva perso nel 2020 contro Suga, che si dimette dopo solo un anno da primo ministro. Il suo esecutivo in pochi mesi è crollato nei consensi arrivando ai minimi storici a causa di una risposta giudicata inadeguata alla pandemia. Kishida, nonostante il basso profilo, è ampiamente considerato una sicurezza. Si è impegnato a investire molto per dare nuovi stimoli a un'economia provata dalla pandemia, ha promesso di affrontare la disuguaglianza di reddito e di allontanarsi dall'economia neo-liberale che ha dominato la politica giapponese negli ultimi due decenni. Ha inoltre enfatizzato il fallimento di Suga nella gestione del Covid, assicurando di voler voltare pagina.

Da ministro degli esteri tra il 2012 e il 2017 ha negoziato accordi con la Russia e la Corea del Sud, con cui le relazioni del Giappone sono state spesso fredde. Nel 2016 ha contribuito a portare l'allora presidente americano Barack Obama a Hiroshima in una visita storica. Nonostante la sua reputazione liberale, però è stato meno diretto di Kono sulle questioni sociali più scottanti come il matrimonio gay, sostenuto da quest'ultimo. La sessione parlamentare per eleggere il nuovo primo ministro è fissata per il 4 ottobre.