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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Diciamo loro che stiamo facendo un viaggio", così le mamme ucraine spiegano la guerra ai bambini

Il funzionario dell'Unhcr Kris Melzer, inviato a a Medyka (Polonia), parla dell'impatto psicologico del conflitto sui figli dei rifugiati

"Ai bambini diciamo che stiamo facendo un viaggio e che papà non può venire, ma che presto ci raggiungerà". Così le mamme ucraine tentano di spiegare il conflitto in corso nel paese ai bambini, divenuti anch'essi inconsapevoli rifugiati di guerra. A raccontarlo è Kris Melzer, funzionario dell'Unhcr (l'agenzia Onu per i rifugiati), che alla frontiera polacca di Medyka si sta occupando dell'imnpatto psicologico che l'invasione russa sta avendo sui più piccoli.

"Qui al confine i medici che si prendono cura dei rifugiati sono molto preoccupati delle conseguenze emotive del conflitto sui bambini - spiega Melzer ai microfoni di Today - Il grado di consapevolezza che hanno della guerra dipende sicuramente dall'età, ma per quelli più piccoli è impossibile comprendere cosa sta succedendo. Per questo motivo le madri dicono loro che stanno facendo un viaggio, facendo sì che per loro diventi una sorta di avventura. Non oso immaginare cosa si portino dentro queste donne che, oltre ad aver lasciato i propri mariti, si ritrovano a dover spiegare ai propri figli cosa sta accadendo".

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