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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Il sindaco di Mariupol: dall'attacco russo uccise 22mila persone

"Il 50% della città è stato bruciato e ridotto in cenere"

Milano, 19 lug. (askanews) - Il sindaco di Mariupol, Vadim Boitchenko, ha dichiarato, in una conferenza stampa a Kiev, che circa 22.000 abitanti sono stati uccisi nell'attacco sferrato dai russi alla città portuale ucraina.

"Il 50% della città è stato bruciato e ridotto in cenere. All'inizio della guerra c'erano 2.600 edifici a più piani a Mariupol, 1.300 di questi sono stati completamente distrutti dal nemico", ha dichiarato.

"In due mesi di intenso fuoco ostile a Mariupol, i russi hanno ucciso quasi 22.000 abitanti. Questa è una cifra approssimativa", ha aggiunto Boitchenko.

"Purtroppo, più di 100.000 persone risiedono ancora nella città di Mariupol. Secondo i nostri dati, circa 120.000 persone vivono attualmente a Mariupol. Il 70% di loro sono anziani che non possono andarsene a causa di problemi di salute", ha concluso il sindaco di Mariupol.

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