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Mercoledì, 17 Aprile 2024

In Gran Bretagna i giudici negano estradizione in Usa di Assange

A rischio la sua salute mentale, "è depresso e disperato"

Londra, 4 gen. (askanews) - Urlano di gioia i sostenitori del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, dopo che un tribunale britannico ha negato la sua estradizione negli Stati Uniti a causa di problemi di salute mentale. Lo ha deciso la giudice Vanessa Baraitser secondo cui Assange, attualmente in carcere nella prigione di massima sicurezza di Belmarhs, nel Sudest di Londra, "è un uomo depresso, talvolta disperato", con pensieri suicidi; la detenzione negli Stati Uniti prevederebbe condizioni troppo restrittive che eliminerebbero i contatti col mondo esterno ad un uomo mentalmente e fisicamente provato.

Gli Stati Uniti accusano il 49enne Assange di spionaggio, dopo la pubblicazione tramite Wikileaks di migliaia di documenti classificati nel 2010 e nel 2011 sulle azioni militari americane in Afghanistan e Iraq. Fra questi un video che mostrava dei civili uccisi, fra cui due giornalisti della Reuters, da un elicottero Usa. Su di lui pendono 18 capi di accusa: se condannato negli Stati Uniti rischia una possibile pena fino a 175 anni di carcere.

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