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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Italiani nel mondo, Rapporto Migrantes: 80 mln sono all'estero

Oggi 5,5 milioni, molti diplomati cercano lavori generici

Roma, 27 ott. (askanews) - Negli ultimi 15 anni è salito dell'80% il numero di italiani che si reca all'estero: sono più giovani e più istruiti, sono in cerca di lavori generici, provengono in primis dalla Lombardia, e scelgono come mete principali Regno Unito, Germania e Francia. E' questa la fotografia dei migranti italiani all'estero, emersa dal Rapporto Migrantes della Cei, presentata in una conferenza stampa virtuale.

Dal Rapporto della Cei emerge come in quindici anni la mobilità italiana sia aumentata del 76,6%. Una crescita ininterrotta che ha visto sempre più assottigliarsi la differenza di genere. A crescere sempre più è la componente "dei diplomati" alla ricerca all'estero di lavori generici.

La Lombardia continua ad essere la regione principale per numero di partenze totali di italiani che espatriano all'estero, ma il numero è in calo: -3,8% nell'ultimo anno). Il discorso opposto vale, invece, per il Molise (+18,1%), la Campania (+13,9%), la Calabria (+13,6%) e il Veneto (+13,3%).

Sono 186 le destinazioni scelte da chi ha deciso di risiedere all'estero nell'ultimo anno. Nelle prime posizioni si fanno notare paesi di "storica" presenza migratoria italiana: al primo posto, ormai da diversi anni, c'è il Regno Unito; seguono la Germania e la Francia.

Alla conferenza è intervenuto in collegamento anche il premier italiano, Giuseppe Conte: "La comunità italiana nel mondo è composta da circa 80 milioni di persone, si tratta di un unicum" ha detto fra l'altro. "L'emigrazione italiana è stata sempre accompagnata da storie di successo, gli italiani hanno saputo inserirsi, integrarsi, contribuendo allo sviluppo e alla prosperità dei paesi in cui vivono. In un momento difficile come questo l'Italia ha bisogno proprio delle energie migliori e tra queste ci sono giovani all'estero. A loro dobbiamo offrire opportunità, assistenza, servizi, attraverso ambasciate e consolati, ma anche incentivi per tornare".

Il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha accolto con favore le politiche del governo in tema di migranti: "Le ultime modifiche normative, in discontinuità con il recente passato, contribuiscono a restituire l'immagine di migranti e richiedenti protezione come persone in carne e ossa, vittime di un sistema globale di iniquità economica e politica, di ingiustizia sociale e non come criminali o minacce all'ordine pubblico".

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