L'Opera di Roma riparte, fra distanziamento e stagione ripensata
Il sovrintendente Fuortes: capienza in funzione dei congiunti
Roma, 2 set. (askanews) - Riparte l'Opera di Roma nell'era del distanziamento, con uno scorcio di stagione fino a novembre e un cartellone rivoluzionato; obbligatorie le misure di sicurezza al teatro Costanzi, come spiega il sovrintendente Carlo Fuortes, a margine di una cerimonia alla Nuvola dell'Eur: "Noi abbiamo presentato la stagione fino a novembre; avremo un balletto, Zaide di Mozart e all'inizio di novembre la Traviata. La prossima stagione inizierà nel dicembre 2020 e durerà tutto il 2021 sarà presentata a metà settembre. Abbiamo stravolto il programma; avevamo un balletto, Notre Dame de Paris; avevamo il "Rake's Progress" di Stravinsky; tutte produzioni rimandate agli anni futuri.
Quanto alla sicurezza, Fuortes aggiunge: "Le misure ovviamente devono tener conto del distanziamento interpersonale; il nostro protocollo prevede un metro fra gli spettatori e anche fra gli artisti. In teatro possono entrare dai 500 agli 800 spettatori, in funzione della presenza di un palco di una famiglia, perché i congiunti in un palco possono stare".