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Mercoledì, 24 Aprile 2024

La stretta sulle navi Ong che salvano i migranti è legge

Nuove norme, multe fino a 50mila euro per chi le viola

Roma, 23 feb. (askanews) - Con il via libera dell'Aula del Senato, diventa legge la stretta sulle navi delle Organizzazioni non governative che effettuano salvataggi di migranti nel Mediterraneo. Il testo voluto dal governo Meloni elenca le nuove regole e il rischio di multe salate, oltre che il sequestro delle imbarcazioni in caso di violazione.

Il testo non vieta esplicitamente i salvataggi multipli, ma la nave deve richiedere subito l'assegnazione di un porto di sbarco per i migranti salvati e deve raggiungerlo senza ritardo.

L'equipaggio è tenuto a informare subito i naufraghi della possibilità di richiedere la protezione internazionale e a farsi carico di raccogliere i dati rilevanti. Ma deve anche fornire alle autorità gli elementi per la ricostruzione dettagliata del soccorso.

La nave che effettua in via sistematica attività di ricerca e soccorso in mare deve rispondere a una serie di adempimenti burocratici, per garantire la sicurezza a bordo e il rispetto delle norme sull'inquinamento.

In caso di violazione si applicano al comandante multe fino a 50mila euro con l'estensione della responsabilità ad armatore e proprietario, e la nave viene sottoposta a fermo amministrativo per 2 mesi, che può diventare confisca in caso di recivida.

Queste norme non si applicano alle navi civili - per esempio ai pescherecci - che traggano in salvo dei naufraghi. Il testo diventato legge è stato ferocemente criticato non solo dalle ong, ma da varie istanze internazionali; inclusa una lettera al governo della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa Dunja Mijatovic, secondo cui ostacola le ricerche e rischia di favorire la violazione fondamentale dei diritti dei migranti.

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