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Venerdì, 19 Aprile 2024

Liberare i mari dai rifiuti: l'impegno di Findus con Ogyre

In un anno ne raccoglierà 6mila chili. Installazione a tema a Milano

Milano, 27 gen. (askanews) - I mari soffocano di rifiuti: nel 2050 si stima vi nuoteranno più plastiche che pesci. E questo è un problema che ci riguarda tutti, alla cui soluzione può contribuire ognuno di noi. Il messaggio arriva dalla Seascape room, l'installazione realizzata a Milano da Findus in collaborazione con Ogyre, la prima piattaforma globale di fishing for litter, che porta letteralmente in piazza una emergenza globale. "L'obiettivo di questa installazione - ha spiegato Manuel Rubini, marketing manager di Findus - è quello di sensibilizzare il consumatore e le persone perchè c'è una via d'uscita e tutti possiamo fare la nostra piccola parte per risolvere questo problema".

Entrando nei tre container, allestiti in piazza XXV Aprile fino al 29 gennaio, si può vivere il periglioso viaggio a cui costringiamo gli abitanti dei nostri mari, tra plastiche, brandelli di tessuti sintetici, lattine. Quello della sensibilizzazione, tuttavia, è uno dei modi per contribuire alla soluzione del problema a cui Findus affianca anche un altro contributo: "Quest'anno - ha raccontato Rubini - abbiamo dato il via a questa partnership con Ogyre che ci consentirà di rimuovere dai mari fino a 6 mila chili di rifiuti e lo faremo durante l'attività di pesca attraverso il fishing for litter. Rimuoveremo i rifiuti, andremo a catalogarli e analizzarli per poi individuare eventuali opzioni di recupero o di riciclo".

La partnership prevede anche un progetto di ricerca scientifica presso il porto di Santa Margherita Ligure che consentirà di individuare alcune categorie di rifiuti maggiormente rappresentative e di studiare opzioni per il riutilizzo o il recupero, in linea con i principi dell'economia circolare.

Per Ogyre questo è il cuore della propria attività, nella costante lotta all'inquinamento dei mari

"La parte fondamentale credo sia da un lato educare e lavorare tutti insieme lato cittadini - ha affermato Antonio Augeri

ceo e founder Ogyre - dall'altro costruire una rete di persone che possano avere un impatto come i pescatori e non c'è solo un impatto ambientale ma anche un impatto sociale sulle comunità locali".

Oggi Ogyre conta su una flotta di 49 pescatori, distribuiti tra Italia, Indonesia e Brasile grazie ai quali nel 2022 ha raccolto 180mila chili di rifiuti e conta di arrivare a 1 milione nel 2024. Un obiettivo ambizioso reso possibile dal supporto di aziende come Findus, che in questo modo porta avanti il suo percorso di sostenibilità così come previsto dal programma-manifesto "Fish For Good":

"Nel disegnare questo manifesto noi siamo partiti dall'approvvigionamento delle materie prime - ha detto Rubini - Ci siamo dati come obiettivo quello di avere un approvvigionamento di materie ittiche provenienti da attività di pesca certificate da standard Msc o Asc e raggiungere il 100% della produzione certificata nel 2025 e siamo molto orgogliosi di essere vicini al traguardo perchè siamo al 98%".

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