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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Locatelli parla delle differenze tra vaccino Pfizer e Moderna

Stessa tecnologia Rna messaggero e dati largamente rassicuranti

Roma, 8 gen. (askanews) - "Vorrei cogliere l'occasione per condividere e in qualche modo per sottolineare le similarità ma anche le differenze tra i due vaccini che sono stati approvati. La similarità è che entrambi sono basati sulla tecnologia dell'Rna Messaggero veicolato da nanoparticelle lipidiche, quindi una piattaforma condivisa da questo punto di vista tra il vaccino Pfizer-BioNTech e Moderna. Le differenze sono che quest'ultimo è approvato per l'uso sopra i 18 anni, mentre per Pfizer-BioNTech anche la fascia 16-18 anni: lo ha affermato il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa dell'8 gennaio sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid19 della cabina di Regia.

"Tra le due somministrazioni, che pure sono richieste anche per il vaccino Moderna, è di 28 giorni invece che di 21 e gli studi clinici ci indicano che l'acquisizione della immunità protettiva che si verifica nel 95% dei vaccinati la si ha dopo 14 giorni dalla seconda somministrazione", ha aggiunto.

"Per ogni flaconcino di Moderna sono ottenibili 10 dosi e quello che lo diversifica rispetto al vaccino Pfizer è che non necessita di essere diluito. Per quel che riguarda la conservazione si conserva tra i 15 e i 25 gradi, ma può essere anche mantenuto scongelato, tra 2 e 8 gradi, per 30 giorni", ha sottolineato.

"Per quel che riguarda il profilo di sicurezza è assolutamente consistente con quello che si è osservato anche con il vaccino Pfizer i dati che sono stati forniti alle agenzie regolatori e diffusi nella pubblicazione sulla cosidetta fase 3 dello studio sono largamente rassicuranti", ha concluso.

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