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Sabato, 20 Aprile 2024

'Ndrangheta, arrestato assessore regionale Piemonte Roberto Rosso

La Procura: 15mila euro in cambio di voti. Altri sette arrestati

Torino, 20 dic. (askanews) - Con l'operazione ribattezzata "Fenice", i finanzieri del Comando Provinciale di Torino, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, hanno arrestato otto persone accusate di avere legami con la 'ndrangheta, radicate nel territorio di Carmagnola e operanti a Torino. In manette anche l'assessore della Regione Piemonte Roberto Rosso, di Fratelli d'Italia (delega per Rapporti con il Consiglio regionale, Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi), arrestato per voto di scambio politico-mafioso. Torinese, avvocato civilista, è stato deputato in Parlamento per cinque legislature e due volte sottosegretario (2011 e 2004-2006, Berlusconi premier).

Quindicimila euro in cambio della promessa di un pacchetto di voti per le scorse elezioni regionali del 26 maggio 2019. Di questo lo accusa la Procura di Torino. Dalle indagini, hanno fatto sapere i finanzieri, è emersa la piena consapevolezza del politico e dei suoi intermediari circa "la intraneità mafiosa dei loro interlocutori".

Tra le condotte illecite contestate agli arrestati, associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, oltre allo scambio elettorale politico-mafioso. La Guardia di finanza ha anche eseguito sequestri di beni in varie regioni italiane.

Secco il commento di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia: "Attendiamo il processo, intanto è fuori dal partito e FDI si costituirà parte civile. A chiunque pensi di usare il nostro simbolo per trattare con mondi che noi combattiamo dico: FDI non è la vostra casa, ci fate vomitare" ha scritto sui social.

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