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Giovedì, 25 Aprile 2024

Nuova arma contro l'asma: 3 principi attivi in un unico inalatore

Il farmaco sviluppato da Chiesi efficace anche nei casi più gravi

Milano, 6 apr. (askanews) - L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie che colpisce circa l'8% della popolazione italiana - oltre 4 milioni e 600 mila adulti - e che, nei casi più gravi può portare al ricovero in ospedale.

'Una malattia - spiega ad askanews Claudio Micheletto, Direttore UOC di Pneumologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona - caratterizzata soprattutto dalla difficoltà a respirare che può essere anche acuta in queste vere e proprie crisi di broncospasmo, per le quali spesso i pazienti si rivolgono al pronto soccorso e vengono ospedalizzati'.

Mancanza di fiato, respiro affannoso, tosse e una spiacevole sensazione di costrizione al torace sono i sintomi più frequenti di una malattia che incide pesantemente sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali delle persone che ne sono affette.

'Convivere con l'asma - ci racconta Simona Barbaglia, Presidente Associazione Nazionale Pazienti Respiriamo Insieme - vuol dire convivere tutti i giorni con una patologia fortemente impattante sulla qualità della vita, perchè tutti i giorni il paziente convive con sintomi che condizionano e limitano la sua vita in tutti gli ambiti, non solo quello sanitario, ma anche quello psicologico, quello relazione, quello sociale e quello lavorativo'.

Oltre a presentare forti criticità in termini di aderenza, le terapie tradizionali si sono rivelate efficaci soltanto per il trattamento dei casi meno gravi.

'L'asma - chiarisce ancora Micheletto - si cura soprattutto con gli steroidi inalatori, perchè è una malattia infiammatoria. Aggiungevamo poi un broncodilatatore magari nello stesso inalatore, per facilitare anche l'aderenza, controllare meglio il sintomo. Con quello che avevamo precedentemente a disposizione riuscivamo riuscivamo a controllare buona parte dei pazienti asmatici, circa un 70%'.

Contro l'asma arriva un'arma in più, sviluppata dalla società biofermaceutica Chiesi, che per la prima volta mette insieme in un unico inalatore tre principi attivi e che ha già dimostrato la sua efficacia nel ridurre di un terzo il tasso di riacutizzazioni gravi.

'Adesso abbiamo una terza opzione - sottolinea ancora lo pneumologo - e cioè l'aggiunta di una terza molecola, che è un altro broncodilatatore, un anticolinergico, che prima generalmente usavamo nella bronchite cronica ostruttiva, adesso si può aggiungere anche in questi pazienti. Essendo una triplice si rivolge in particolare a quella percentuale di asmatici che non riuscivamo a controllare. Quindi diciamo che ha un'indicazione per l'asma non controllata, una nuova metodica di gestione dell'asma, che ci consentirà di migliorare la qualità di vita e l'impatto della malattia anche in questi pazienti che possiamo definire più gravi rispetto agli altri'.

Oltre a rendere più semplice e meno invasiva la terapia, la possibilità di assumere tre principi attivi in unico inalatore porta a netti miglioramenti in termini di aderenza al trattamento: 'Riteniamo che questa risorsa terapeutica - conferma la Presidente dell'Associazione Respiriamo Insieme - vada nella direzione di rispondere a questo bisogno del paziente.

Una nuova soluzione al 100% Made in Italy lanciata da un'azienda riconosciuta a livello europeo per il forte impegno in ricerca e sviluppo: 'Abbiamo avuto un importante riconoscimento da parte della comunità europea: anche per il 2022 siamo stati l'azienda privata fra tutti i settori manufatturieri a investire di più in Italia. Un investimento del 2022 in area R&D di circa mezzo miliardo di euro, oltre il 20% del nostro fatturato', osserva Raffaello Innocenti, Ceo e Managing Director di Chiesi Italia, che precisa: 'Un prodotto Made in Italy di un'azienda basata qui in Italia. Siamo convinti di dare un nostro contributo al Paese'.

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