Nuova Zelanda, ergastolo per il killer di Christchurch
Nel 2019 uccise 51 persone durante la preghiera in moschea
Roma, 27 ago. (askanews) - E' stato condannato oggi all'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale Brenton Tarrant, il 29enne australiano
che a marzo 2019 uccise 51 persone e ne ferì altre 40 in due
moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante la preghiera
del venerdì. E' la prima volta nella storia del Paese che viene inflitta una pena del genere.
"E' stato brutale e senza pietà, ha agito in modo disumano"; così il giudice Cameron Mander dando lettura della sentenza, stabilita dopo aver ascoltato negli ultimi giorni i racconti di 91 persone, tra feriti, testimoni e familiari delle vittime.
"I tuoi crimini - ha aggiunto il giudice rivolgendosi all'imputato - sono così malvagi che se anche rimarrai in carcere fino alla morte non avrai scontato la punizione".
E il procuratore Mark Zarifeh, sottolineando che Tarrant "era motivato da una radicata ideologia razzista e xenofoba" lo ha definito "il peggior assassino della Nuova Zelanda".
Dopo la sentenza si è espressa anche la premier Jacinda Ardern, che, riferensosi a Tarrant, ha detto: "Spero che oggi sia l'ultimo giorno in cui abbiamo un motivo per vederlo o sentirlo ancora".