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Giovedì, 25 Aprile 2024

Obesità, al San Carlo di Nancy nuovo centro chirurgia bariatrica

Presentato dal viceministro Sileri e dal prof Paolo Gentileschi

Roma, 5 ott. (askanews) - Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 1 miliardo e mezzo di adulti sopra i 20 anni è sovrappeso o obeso e in Italia, in particolare, l'obesità è un fenomeno che ha registrato una crescita costante negli ultimi anni. Il Lazio è in terza posizione tra le regioni italiane con il maggior numero di individui in eccesso ponderale o obesi, condizione cui si associa, nella maggior parte dei casi, un diabete di tipo 2.

L'Ospedale San Carlo di Nancy, ospedale romano di riferimento per la chirurgia mininvasiva, implementa i suoi servizi grazie all'esperienza di un'équipe specializzata nel trattamento della grave obesità con il nuovo dipartimento di Chirurgia Bariatrica e Metabolica, coordinato dal professor Paolo Gentileschi, già docente universitario presso la scuola di specializzazione in Chirurgia Generale dell'Università di Roma Tor Vergata e socio fondatore del LAP Group Roma, Gruppo Laparoscopico Romano, associazione scientifica costituita dai rappresentanti di tutti gli ospedali romani esperti in chirurgia mininvasiva.

"Circa il 10% della popolazione è affetto da obesità. Questa è la quinta edizione del workshop di chirurgia indiretta e serve a scopo formativo soprattutto per medici, chirurghi, infermieri al fine di migliorare le nostre conoscenze tecnologiche e tecniche in un campo della chirurgia, cosiddetta bariatrica, che è una chirurgia complessa, con pazienti complessi che presentano diverse problematiche mediche. Per questo motivo c'è bisogno di tecnologia, di expertize, di persone formate in maniera completa affinchè i pazienti possano usufruire di un intervento con un ricovero breve, un minimo trauma chirurgico e soprattutto con l'assenza di complicanze importanti".

A presentare il Centro di Chirurgia Bariatrica e cura dell'obesità anche il

viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in occasione di un workshop online dedicato all'argomento:

"Nel momento in cui siamo tutti concentrati nella lotta a questo maledetto virus il fatto di aprire nuovi reparti di eccellenza per il trattamento di pazienti no Covid è un fatto altamente positivo. Considerate che negli ultimi mesi pur troppo, per concentrarci completamente su questa emergenza sanitaria che ha lasciato alle nostre spalle 35 mila morti si è rimasti indietro su altro. Dobbiamo fare che questo non accada, e questo reparto è un punto di partenza soprattutto per delle patologie in crescita nei paesi occidentali, come l'obesità. Si tratta di una chirurgia molto raffinata, molto difficile che ha bisogno di una preparazione, di tecnologia e ricerca".

Il paziente sottoposto a chirurgia bariatrica laparoscopica - ovvero tramite delle cannule sull'addome con piccole incisioni - necessita di un decorso post operatorio particolare ma, grazie all'approccio mininvasivo il paziente può già bere e alzarsi in piedi il primo giorno e viene dimesso dal secondo.

Un regolare follow-up post-operatorio deve durare poi almeno 10 anni, periodo in cui il paziente apprende un nuovo stile di vita. Pertanto il percorso di cura per la grave obesità deve essere il più accurato possibile, sia nel pre che nel post operatorio.

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