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Venerdì, 29 Marzo 2024

Oggetti volanti sugli Usa, Gregory Alegi: coerente uso di missili

"Il costo va parametrato alle informazioni bloccate"

Milano, 13 feb. (askanews) - Il Pentagono ha smentito l'origine aliena degli oggetti volanti non identificati abbattuti in questi giorni nei cieli del Nord America (anche se al momento tutte le ipotesi restano aperte)

Niente alieni, insomma, forse palloni spia o sonde meteo fuori rotta, droni o, addirittura - come negli ultimi casi - anche possibili giocattoli finiti fuori controllo. In ogni caso tali da determinare un pericolo per la sicurezza nazionale o per la navigazione aerea. Ma vale la pena mandare ad abbatterli caccia supersofisticati con costosissimi missili?

Ad askanews il parere dell'esperto d'aviazione italiano Gregory Alegi.

"La normativa europea EASA, io sono andata a guardarla dopo il primo pallone, dice che su questi mezzi non pilotati, oltre i 6 kg di massa (e, chiaramente, con il primo pallone era ben oltre ma forse anche con questi altri), ci debbano essere a bordo due sistemi di autodistruzione - ha spiegato - proprio perché essendo non pilotati, qualora finissero in zone pericolose per la navigazione o altro, il proprietario deve poterli far esplodere. Ora, avvicinarsi a un mezzo che ha delle cariche esplosive e sparargli, provoca un pericolo per chi lo abbatte, quindi, a quel punto, ci si tiene a distanza di sicurezza. Il che, per quanto possa sembrare controintuitivo giustifica l'uso di un costoso missile su relativamente economico pallone, senza considerare poi, se proprio dobbiamo fare un calcolo economico che il costo del missile non va parametrato al costo del pallone ma al valore delle informazioni che sto bloccando".

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