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Giovedì, 28 Marzo 2024

Osservatorio Findomestic: consumi calano dopo 6 anni, boom tech

Crolla l'auto, con i lockdown torna la centralità della casa

Milano, 15 dic. (askanews) - Secondo i dati della 27esima edizione dell'Osservatorio dei consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, gli acquisti di beni durevoli in Italia scendono nel 2020 a 61,3 miliardi di euro con una contrazione dell'11,4% rispetto al 2019, in linea con il trend dei consumi tout court. I cali più pesanti si registrano in Lombardia (-12,7%), Veneto (-12,4%) e nelle Marche (-12%). L'anno del Covid ha letteralmente stravolto i consumi e le abitudini degli italiani, con molti segni meno, come per esempio il -15,7% delle spese per i veicoli (e nel complesso il comparto auto perde il 19,3%) o il -10,6% di quelle per i mobili, ma anche con dei forti segni più, come il +23,5% dell'Information technology, unico segmento con bilanci positivi in tutti i singoli mesi del 2020, con un picco di crescita del 47,8% a maggio.

"L'andamento dei consumi - ha spiegato Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic - riflette i cambiamenti nella vita degli italiani innescati dall'emergenza sanitaria. I lockdown e le misure restrittive hanno restituito centralità alla dimensione familiare e anche alla casa, che gli italiani cercano di rendere più confortevole, ma anche più funzionale, dotandola di quelle tecnologie necessarie oggi allo smart working, alla didattica a distanza e anche all'intrattenimento. Si spiega così il boom di pc, tablet, webcam, piccoli elettrodomestici, ma anche l'exploit di wine cabinet e congelatori".

Nel dettaglio di alcune voci nel comparto tecnologico, i numeri segnalano un +60,3% per le webcam e un +53,1% per i computer portatili, per un giro d'affari complessivo da 2,4 miliardi di euro. In questo settore positivo, con un +9,5%, anche il mercato dei piccoli elettrodomestici. In calo invece la spesa per la telefonia, -6,9%, con proprio gli smartphone a segnare frenate nelle vendite.

L'Osservatorio Findomestic poi evidenzia l'affermazione dell'e-commerce: oggi il 56% degli italiani preferisce comprare su Internet anziché in negozio. È la prima volta che i canali digitali scavalcano quelli fisici nelle intenzioni d'acquisto. Tendenza che, seppur condizionata da variabili emergenziali come le chiusure delle attività o le limitazioni alla mobilità, si è andata via via consolidando anche con l'allentamento delle restrizioni tant'è che oggi il 44% dichiara di acquistare di più su Web rispetto all'era pre-Covid.

E poi c'è il tema del credito al consumo, che abbiamo affrontato con Simona Viscusi, responsabile Brand e comunicazione corporate Findomestic banca. "Anche il mercato del credito al consumo - ci ha spiegato - ha risentito della crisi pandemica, infatti, nei primi dieci mesi dell'anno Assofin registra un meno 22,2% di flussi di erogazione. Findomestic ha fatto meglio del mercato: nei primi dieci mesi registra un meno 20,6%".

Il calo complessivo degli acquisiti di beni durevoli fatto registrare dal 2020 arriva dopo sei anni ininterrotti di crescita. A ulteriore testimonianza del fatto che il 2020 è stato una sorta di spartiacque, non solo a livello di sanità.

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