Gaza City, 17 mag. (askanews) - Dense colonne di fumo sullo skyline di Gaza sono visibili dopo i pesanti raid israeliani all'alba di lunedì 17 maggio nella Striscia. Sono le immagini che concludono una settimana di violenze tra lo Stato ebraico e i militanti islamisti di Hamas, che hanno lasciato più di 200 morti, 197 dei quali palestinesi, tra cui 58 bambini, e 10 israeliani (1 bambino).

Nella notte tra domenica e lunedì, Israele ha lanciato decine di raid nel giro di pochi minuti nell'enclave palestinese controllata dal gruppo islamista Hamas, secondo un giornalista di France Presse sul posto. Attacchi che hanno provocato un'estesa interruzione di energia elettrica e danneggiato centinaia di edifici, secondo le autorità locali.

In un comunicato prima delle 2 locali (l'una in Italia), l'esercito israeliano ha riferito che i propri jet stavano colpendo "bersagli terroristici nella Striscia di Gaza".

I nuovi attacchi israeliani avvengono dopo una domenica di sangue che ha visto morire 42 palestinesi, tra cui 8 bambini e due dottori, secondo il ministero della Sanità, una delle giornate con il bilancio più pesante per la Striscia da quando sono iniziati i bombardamenti aerei il 10 maggio scorso.

Sono inoltre più di 1.200 i feriti palestinesi, 282 gli israeliani feriti dai lanci di razzi da parte dei gruppi armati a Gaza. Secondo l'esercito israeliano sono 3.000 i razzi sparati da lunedì scorso da Gaza verso Israele, il più alto numero mai registrato, ma più di mille sono stati intercettati dal sistema anti-missile Iron Dome. Domenica in un intervento televisivo il premier israealiano Benjamin Netanyahu ha affermato che "la campagna contro le organizzazioni terroristiche prosegue con piena forza" e "ci vorra tempo". Tra i bersagli dell'esercito israeliano le infrastrutture di Hamas e del gruppo armato Islamic Jihad, tra cui il vasto sistema di tunnel, le fabbriche di armi e i siti di stoccaggio.

(immagini Afp)