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Giovedì, 28 Marzo 2024

Porte aperte da McDonald's: idea di lavoro nel segno del talento

Il 14 settembre Talent Day: si cercano ancora 1000 posizioni

Milano, 13 set. (askanews) - Il talento come chiave per entrare nel mondo del lavoro e un'operazione di trasparenza verso il pubblico. Con l'occasione del Talent Day del 14 settembre, McDonald's apre in tutta Italia le porte dei propri ristoranti ai potenziali candidati e alla platea dei clienti, per raccontare come la storica catena è cambiata nel corso degli anni. Mario Federico, amministratore delegato di McDonald's Italia. "E' qualcosa di importante - ha spiegato ad askanews in riferimento al Talent Day - perché finalmente apriamo i nostri ristoranti e vogliamo mettere fine a questo mito sul lavoro da McDonald's, sono i nostri ragazzi, i nostri 24mila ragazzi e ragazze, che parlano del lavoro che fanno".

Un lavoro di cui c'è anche una forte offerta, con ancora molte posizioni aperte per il 2019, delle quali ci ha parlato Massimiliano Maffioli, Chief People Officier per l'Italia: "In McDonald's - ci ha spiegato - oggi stiamo cercando mille persone per i nostri 600 ristoranti in Italia: abbiamo la figura del crew, che è la posizione d'ingresso, dove l'orientamento al cliente, la flessibilità, il dinamismo, il saper giocare di squadra sono elementi fondamentali. Cerchiamo persone che si occupino di assistenza ai clienti, quindi essere le prime persone a salutare all'ingresso e poi all'uscita, e che si accertano che l'esperienza all'interno del ristorante sia un'esperienza positiva: queste persone devono avere forti capacità relazionali, nonché curiosità, per capire i bisogni del cliente".

Il punto di forza dei ristoranti, secondo i manager, sono però i lavoratori della crew, come Sara Zoccheddu. "Per diventare direttore o occupare le altre posizioni in McDonald's - ci ha detto - devi sapere fare bene il crew, devi saper fare ogni tipo di lavoro: stare in cucina, lavorare al drive, saper trattare le persone e i clienti".

"McDonald's - ha aggiunto l'ad Federico - è cambiata totalmente in questi anni, oggi abbiamo delle persone che sono responsabili dell'accoglienza, come quando si accoglie un amico a casa. Accogliamo un milione di clienti ogni giorno e loro aiutano i clienti a fare l'ordine nei chioschi digitali, aiutano a trovare un tavolo o trasportare un bagaglio se hanno un bagaglio, aiutano i bambini e le famiglie a sedersi".

Insomma, se una volta si parlava di ristoranti "fast", oggi il termine ricorrente è "soft", nel senso delle nuove competenze richieste ai lavoratori, ma anche di un'accoglienza che è concepita come parte integrante dell'esperienza legata ai ristoranti McDonald's. Accanto a questo l'azienda ha poi lanciato anche un programma di sostegno alla formazione dei propri dipendenti, con un investimento in tre anni di un milione e mezzo di euro.

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