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Giovedì, 18 Aprile 2024

Prosciutto San Daniele Dop: avvio 2021 positivo, produzione +8%

2020 in linea ( -1,6%) nonostante export. Francia prima su estero

Milano, 22 apr. (askanews) - E uno dei prodotti di punta del nostro sistema agroalimentare, espressione di un territorio che è fortemente caratterizzante, a partire dal nome. Parliamo del prosciutto di San Daniele Dop che nel 2020 è riuscito a mantenere un andamento in linea con le attese del comparto alimentare, nonostante una flessione dell export, legata all imperversare della pandemia. Di come è andato il 2020 e delle prospettive di questo prodotto ambasciatore del made in Italy abbiamo parlato con il direttore del consorzio, Mario Cichetti

"Nella prima fase dell'anno abbiamo registrato un grande rallentamento della produzione superiore al 10% compensato nella seconda parte dell'anno chiudendo il 2020 con meno 1,6 % della produzione che obiettivamente è poco. Dal punto di vista del mercato siamo andati molto forte durante l'estate e abbastanza bene in autunno. È andato invece molto male il primo quadrimestre 2020 anche lì chiudiamo con un meno 5% decretato dalla partenza molto molto lenta all'inizio dell'anno".

Lo scorso anno il fatturato ha raggiunto i 310 milioni di euro a fronte di oltre 2,5 milioni di cosce di maiale lavorate, provenienti dai macelli dove confluiscono le carni di più di 3.600 allevamenti distribuiti nelle 10 regioni previste dal disciplinare. Un risultato che comprende il fenomeno crescente delle vaschette di preaffettato che l'anno scorso hanno superato i 21 milioni.

Della produzione certificata l'82% resta sul mercato interno, mentre il resto finisce sul mercato estero, che nel 2020 ha risentito degli effetti del Covid 19:

"L'export si è confermato con un trend analogo a quello del mercato italiano riflessivo nella prima parte dell'inizio dell'anno e decisamente più regolare nella seconda parte dell'anno. Anche lì abbiamo un calo di qualche punto percentuale rispetto al 2019 anche se non in forma significativissima tenuto presente che il San Daniele viene venduto in mercati importanti dove si è verificata l'emergenza pandemica in tutti i mercati occidentali".

Geograficamente il 57% del prodotto destinato all'estero resta in Europa con la Francia sul primo gradino del podio seguita da Stati Uniti, Germania e Australia, tutti con quote a doppia cifra. Ma segnali di apprezzamento arrivano anche dai mercati dell est Europa, come Polonia, Ungheria e Romania. Ma come sta andando il 2021 e quali sono le prospettive per questo anno iniziato ancora sotto il segno della pandemia?

"Dal punto di vista dei volumi produttivi 2021 è iniziato decisamente meglio del 2020 perché siamo una crescita intorno al 7-8 % nella produzione. Per quanto riguarda gli smobilizzi di magazzino il numero dei prosciutti che abbandonano San Daniele per andare nel mercato Il dato è positivo nel primo trimestre dell'anno facciamo registrare un +16% rispetto al trimestre 2020. Auspichiamo che per la fine dell'anno il trend rimanga costante saremo condizionati dall'andamento della crisi pandemica e dalle relazione tra gli stati".

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