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Venerdì, 19 Aprile 2024

Roma, le bizzarre e gigantesche opere di Erwin Wurm a via Veneto

Da "Fat House" alle valigie con piedi, è Via Veneto Contemporanea

Roma, 24 set. (askanews) - "The Fat House", una enorme casa bianca, che sembra fatta di ovatta. E sotto le mure Aureliane una borsa dell'acqua calda con i piedi, "Big Mutter". Incredulità tra i turisti e i romani per le strane opere apparse a Via Veneto, proprio davanti alle Mure. E molte altre ce ne sono lungo la celebre via della "Dolce Vita" davanti ai suoi luoghi iconici e ai negozi.

E' "Via Veneto Contemporanea" una mostra a cielo aperto con le opere dell'artista austriaco Erwin Wurm. Un'occasione per valorizzarne la storia e il presente, ripercorrerne gli antichi splendori e metterli in relazione con l'attualità e anche un modo per favorire la fruizione della cultura in spazi esterni in tempi di Covid e per rilanciare il turismo, soprattutto internazionale a Roma.

Arte contemporanea che occupa spazi pubblici e sorprende, in un'esperienza espositiva dinamica da fruire in ogni momento. Quattordici le opere in mostra, alcune tra le più note dell'artista.

La curatrice Catherine Loewe: "Questa è la strada famosa per lo shopping, la Dolce Vita, era famosa negli anni '50, l'arte di Erwin parla di oggetti e di prodotti, e della loro relazione con la società di oggi. Lui ha una straordinaria immaginazione come in questa "Fat House", il simbolo di un modo di essere....

È interessante lavorare con un artista come lui che pensa così tanto all'interazione sociale, questo luogo è perfetto per lui e per le sue opere, per il pubblico, lui vuole che le opere siano accessibili al pubblico e che ci sia una relazione con loro".

Opere irriverenti e provocatorie, spesso giganti, quelle di Wurm, come Big Mutter, la borsa dell'acqua calda, un omaggio, spiega, all'affetto che le madri dimostrano per i propri figli. O le "Performative Sculptures", opere vissute, come "Boot" o "Butter" su cui è passato con le ruote di un'auto. E ancora "Fat House", che richiama all'opulenza felliniana e alle ossessioni moderne per la dieta. E le sculture tascabili, borse e valigie sulle gambe, un richiamo anche al consumismo.

L'artista ha detto di ispirarsi al teatro dell'assurdo e al paradosso e ha invitato il pubblico ad accostarsi così alle sue opere, "assurde" come il mondo di oggi. "Roma per me è sempre fantastica, vengo dall'Austria, Roma è la città della Dolce vita, del buon vino, sono davvero felice di poter mostrare le mie opere qui all esterno, io amo esporre in gallerie ma anche portare i miei pezzi al pubblico è fantastico" ha detto.

Le sue opere resteranno a via Veneto fino al 14 novembre.

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