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Giovedì, 28 Marzo 2024

Salvini sulla Superlega: l'idea di pochi ricchi non mi piace

Ma per il leader leghista serve una riforma del calcio

Roma, 19 apr. (askanews) - "Il calcio e lo sport non possono essere solo business, fatturato di milioni e campioni viziati. Da milanista dovrei essere contento di avere garantita una presenza europea per i prossimi anni a prescindere dai risultati, ma da sportivo non mi piace. Il fatturato non è tutto. Non possono esserci 10 squadre che tengono in mano lo sport nel Continente, pensiamo ai ragazzi, pensiamo a chi ha vinto arrivando dal nulla, quindi non mi piace l'idea dei pochi privilegiati, dei pochi ricchi, pochi prescelti da non si sa chi e tutti gli altri che si dividono le briciole": così il leader della Lega Matteo Salvini commenta in un punto stampa a Roma la vicenda della Superlega.

"Che il calcio abbia bisogno di riforme sì, sia in Italia che in Europa, che ci siano procedimenti e stipendi fuori dal mondo e regole fuori dai tempi assolutamente sì ma non è questo il modo di cambiare, alzarsi dalla mattina alla sera e dire noi abbiamo i soldi e noi decidiamo, non è il calcio che ho in testa io, non mi piace assolutamente", ha aggiunto.

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