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Giovedì, 28 Marzo 2024

Scoperto mercato nero di dati riservati, perquisizioni e arresti

L'operazione "Data Room" partita da una denuncia di Tim

Roma, 26 giu. (askanews) - Un mercato nero di dati riservati sui quali lucravano diversi soggetti che avevano messo in piedi una truffa ai danni di utenti telefonici inconsapevoli. Dalle prime luci dell alba è in corso una vasta operazione di polizia giudiziaria condotta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni con il coordinamento della Procura di Roma.

L'operazione "Data Room" ha portato a 20 provvedimenti cautelari, con 13 ordinanze di arresti domiciliari e 7 ordinanze che dispongono l obbligo di dimora nel comune di residenza. Sono in corso anche perquisizioni locali ed informatiche.

L'indagine è partita da una denuncia presentata da Tim. Secondo l'inchiesta, che si è avvalsa anche di intercettazioni telefoniche, alcuni dipendenti delle compagnie telefoniche sottraevano informazioni private di singoli utenti telefonici sulle segnalazioni di guasti: i dati erano rivenduti ad aziende che poi chiamavano gli utenti per proporre un cambio di gestore proprio nel momento di insoddisfazione sul servizio. La truffa si stava espandendo anche al settore dell energia.

Tra i destinatari dei provvedimenti figurano dipendenti infedeli di compagnie telefoniche, (i procacciatori materiali dei "preziosi" dati), gli intermediari che si occupavano di gestire il commercio illecito delle informazioni estratte dalle banche dati ed i titolari di call center telefonici, che sfruttavano tali importanti informazioni per contattare i potenziali clienti e lucrare le previste commissioni per ogni portabilità, che arrivano fino a 400 euro per ogni nuovo contratto stipulato

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