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Martedì, 19 Marzo 2024

Sfila l'orgoglio Lgbt a Madrid, a un passo dalla legge "Trans"

Tra le 600.000 e le 700.000 persone alla manifestazione

Roma, 10 lug. (askanews) - Diverse centinaia di migliaia di persone hanno sfilato a Madrid con le bandiere arcobaleno in occasione del Pride, dopo due anni di restrizioni legate al Covid-19. La Federazione spagnola FELGTBI+, una delle associazioni organizzatrici del corteo, approfitta di questa occasione per ribadire il suo sostegno al progetto di legge chiamato "Trans", adottato a fine giugno dal Consiglio dei Ministri e che dovrà essere esaminato quest'estate in Parlamento. Se adottato, permetterà a una persona di cambiare il suo nome e il suo genere sui documenti di identità con una semplice domanda, a partire dai 16 anni.

"Quest'anno continuiamo a rivendicare una legge Trans e Lgtbi per difendere la legislazione e i diritti di tutte le persone Lgtbi e inoltre chiediamo un patto sociale e di Stato contro i discorsi di odio che avvengono nelle istituzioni", ha spiegato a France Presse Uge Sangil, presidente della Federazione nazionale di lesbiche, gay transessuali e bisessuali.

Secondo la prefettura di Madrid, tra le 600.000 e le 700.000 persone hanno partecipato al raduno, trasmetto per la prima volta ind iretta su uno dei canali della tv pubblica spagnola (Tve). Al corteo hanno partecipato anche diversi ministri della coalizione di sinistra al potere, tra cui il ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska e la collega dell'Uguaglianza Irene Montero. Lo slogan di questa edizione 2022: "Visibiliità, orgoglio e resilienza".

"Siamo qui per rivendicare i nostri diritti. Non passiamo un buon momento, ma siamo qui anche per lottare: non un passo indietro", ha spiegato Raul, studente.

"Non dobbiamo dimenticare la vera ragione per la quale siamo qui. Non è una festa. È per reclamare i diritti che non abbiamo avuto per tanti anni. Passiamo un buon momento per tutti quelli che non sono qui", ha aggiunto Guillermo, insegnante.

"La gente ha bisogno di essere riconosciuta, valorizzata, non per la sessualità, non si tratta solo di questo, siamo persone, abbiamo bisogno degli stessi diritti degli uomini e delle donne, che siano grassi o magri, neri o altro. Siamo tutti uguali, l'amore è amore e alla fine è questo che conta", ha sottolineato Dayan, commesso.

(IMMAGINI FRANCE PRESSE)

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