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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Spazio, slitta la scelta della Nasa sul nuovo lander lunare

Budget ridotto potrebbe causare ritardi al programma Artemis

Milano, 1 feb. (askanews) - È slittata da febbraio a fine aprile 2021 la scelta della Nasa su quale sarà il lander che riporterà il genere umano sulla Luna.

Un primo effetto sui programmi spaziali del cambio di vertice alla Casa bianca, infatti, potrebbe riguardare proprio il programma Artemis che prevede il ritorno dell'uomo sul nostro satellite naturale entro il 2024.

Non perché il neo presidente Usa Joe Biden non supporti l'ambizioso programma internazionale guidato dalla Nasa, tutt'altro. Ma perché, al momento, il governo degli Stati Uniti ha stanziato per la Nasa circa 2mila miliardi in meno di quanto era nelle aspettative. Di questi 3,3 avrebbero dovuto finanziare lo sviluppo dei 3 potenziali lander destinati a riportare il genere umano sulla Luna. Ne sono arrivati solo 800; risultato: la decisione sulla scelta di quale dei 3 contendenti passerà alla seconda fase è stata rimandata al 30 aprile 2021.

Al momento i 3 contendenti per costruire il veicolo di allunaggio denominato Human Landing System (HLS) sono il consorzio National Team che fa capo alla Blue origin di Jeff Bezos, il consorzio Dynetics in cui è coinvolta anche l'Italia con Thales Alenia Space e la SpaceX di Elon Musk.

I primi due hanno in comune la caratteristica di partire vuoti dalla Terra per agganciarsi, in orbita, alla capsula Orion per il trasbordo degli astronauti.

Il primo, quello del National team ricorda molto il Lem delle missioni Apollo, fatte le debite proporzioni e si compone di 3 elementi: un modulo di trasferimento, uno di discesa e uno di risalita.

Il secondo, di Dynetics, è basato su una tecnologia differente: è l'intero lander che alluna e riparte, facendo da spola tra la superficie lunare e le navette Orion.

Un discorso a parte merita, invece, la Moonship di SpaceX, basata sulla navetta Starship che, tra alti e bassi sta procedendo nei test sulla Terra e che ha una filosofia completamente diversa dagli altri 2; una vera e propria astronave completamente autonoma.

Non si sa ancora, dunque, quale sarà il veicolo scelto, ma è fondamentale che i test procedano per arrivare pountuali all'appuntamento con l'ottobre del 2024, data prevista per la missione Artemis 3 che prevede il primo allunaggio di un equipaggio umano dal 1972, anno dell'ultima missione Apollo: la 17.

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