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Giovedì, 18 Aprile 2024

Spazio, TAS costruirà il modulo ottico della sonda Esa "ATHENA"

Il telescopio studierà i processi più energetici dell'universo

Milano, 7 gen. (askanews) - Sarà l'azienda italiana Thales Alenia Space (joint venture tra

Thales e Leonardo) a progettare, realizzare e testare il dimostratore del Modulo Ottico (Mirror Assembly Module Demonstrator) per il telescopio spaziale a raggi X dell'Esa "ATHENA" (Advanced Telescope for High ENergy Astrophysics), seconda missione di grandi dimensioni del programma Science Cosmic Vision dell'Agenzia spaziale europea che si concentrerà sui processi più energetici dell'universo. Scopo della missione è comprendere come la materia ordinaria si assembli nelle strutture su larga scala che vediamo oggi e come i buchi neri crescano e diano forma all'Universo.

Il contratto ha un valore di 2,8 milioni di euro e ha una durata di 20 mesi.

Con una suite di strumenti (X-IFU - X-Ray Integral Field Unit) realizzata da un consorzio internazionale che, oltre ai Paesi dell'Esa - in particoalare Italia, Francia e Olanda - coinvolge anche Giappone e Stati Uniti, la missione "ATHENA", il cui lancio è previsto nel 2032, mapperà le strutture dei gas caldi nell'universo, soprattutto in ammassi e gruppi di galassie nonché nel mezzo intergalattico, determinandone le proprietà fisiche e tracciandone la loro evoluzione attraverso il tempo cosmico.

Inoltre andrà alla ricerca di buchi neri supermassivi (SMBH) risalendo nell'oscuro universo primordiale, per comprendere il meccanismo del loro accrescimento attraverso gli afflussi e i deflussi di materia ed energia.

Il tutto con una sensibilità da 10 a 100 volte più elevata rispetto alle precedenti missioni a raggi X.

Per questo le ottiche - che saranno integrate nel telescopio dal 2022 - dovranno essere in grado di raccogliere e concentrare i raggi X attraverso un'ampia struttura circolare di circa 2,5 metri di diametro.

Nello specchio saranno, quindi, integrati ed allineati 600 moduli, basati sulla innovativa tecnologia al silicio - Silicon Pore Optics (SPO). La struttura dovrà inoltre

essere rigida ed estremamente stabile per soddisfare le prestazioni ottiche scientifiche. Lo specchio verrà poi puntato verso i due diversi strumenti mediante un sistema di guida

complesso e molto accurato.

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