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Sabato, 20 Aprile 2024

Tienanmen 31 anni fa, la stretta che ora teme Hong Kong

Ma proprio oggi la Cina riapre ai voli Usa

Milano, 4 giu. (askanews) - La Cina ha rafforzato i controlli sui dissidenti mentre gli attivisti per la democrazia a Hong Kong e altrove hanno cercato il modo di celebrare il trentunesimo anniversario del crollo del movimento per la democrazia, incentrato sulla piazza Tienanmen di Pechino. Le autorità hanno citato la necessità di un allontanamento sociale durante lo scoppio del coronavirus, nonostante la recente riapertura di scuole, spiagge, bar e saloni di bellezza.

Il fatto è noto: la Cina detesta da sempre la veglia, l'unica attività di questo tipo consentita sul territorio cinese per

commemorare le vittime della repressione, che rimane un argomento tabù sulla terraferma. Centinaia, forse migliaia di persone furono uccise quando carri armati e truppe attaccarono il centro di Pechino nella notte del 3-4 giugno 1989 per spezzare settimane di proteste guidate dagli studenti che rappresentavano una minaccia al governo autoritario del Partito Comunista.

Ma la Cina di oggi ha più di allora bisogno di non chiudersi al mondo. Non a caso proprio in queste ore il Dragone ha annunciato una parziale riapertura alle compagnie aeree statunitensi, consentendo la ripresa di un numero di voli limitato. La dichiarazione si riferisce soltanto ai vettori stranieri, senza menzionare specificamente le compagnie aeree statunitensi ma è chiaro il riferimento a quanto annunciato dall'amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha vietato alle compagnie aeree cinesi di volare negli Usa a partire dal 16 giugno.

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