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Venerdì, 29 Marzo 2024

Unhcr lancia campagna per l'istruzione dei bambini rifugiati

"Mettiamocelo in testa", lo slogan dell'iniziativa

Roma, 30 gen. (askanews) - Un bambino rifugiato che non va a scuola non rischia di perdere l'anno, ma la vita. È questo il messaggio principale della quarta edizione della Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) #mettiamocelointesta per garantire ai bambini rifugiati l'accesso all'istruzione, metterli al riparo dalla violenza e aiutarli a costruirsi un futuro migliore.

Nel corso dell'ultimo anno accademico, oltre 3,7 milioni di bambini rifugiati in tutto il mondo non hanno avuto la possibilità di andare a scuola. Come emerge dal rapporto dell'UNHCR Stepping Up: Refugee Education in Crisis, la condizione di rifugiato il più delle volte è a lungo termine: quasi 4 rifugiati su 5 vivono una condizione di esilio prolungata. Questo significa che i bambini rifugiati passeranno in esilio tutto il loro periodo scolare, ovvero dai 5 ai 18 anni.

Con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza decisiva dell'istruzione per il futuro di milioni di bambini rifugiati e di garantire loro accesso ad un'istruzione di qualità, l'UNHCR lancia la quarta edizione della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "Mettiamocelo in Testa. Un bambino rifugiato che non va a scuola non rischia di perdere l'anno, ma la vita" che si potrà sostenere con un sms o chiamata da rete fissa al numero solidale 45588.

Ecco le celebrities testimonial della campagna: Lorena Bianchetti, Nicole Grimaudo, Lino Guanciale, Francesco Pannofino, Francesca Cavallin, Carolina Crescentini, Cecilia Dazzi, Raz Degan, Irene Ferri, Maria Chiara Giannetta, Simone Montedoro, Paola Saluzzi e Greta Scarano. I fondi raccolti con la campagna sosterranno il progetto "Educate a Child", avviato dall'UNHCR nel 2012 in 12 paesi: Siria, Iran, Pakistan, Yemen, Etiopia, Malesia, Kenya, Uganda, Ruanda, Sud Sudan, Ciad, Sudan. Da quando è stato avviato il progetto, nei 12 paesi coinvolti si è riusciti a garantire un'istruzione a 1 milione e 350 mila bambini. Nel solo 2018 sono state costruite e ristrutturate 293 classi; garantito sostegno economico per coprire le spese scolastiche a più di 17 mila famiglie; sono stati reclutati e formati 3.354 insegnanti. A tutti i bambini rifugiati l'UNHCR ha distribuito circa 256.313 libri di testo e altri materiali didattici e 66.661 uniformi scolastiche; infine ha fornito sostegno a 2.188 bambini con disabilità, che altrimenti non avrebbero potuto frequentare la scuola. Per il prossimo biennio (2020-2021), il progetto mira ad allargare fino a 16 il numero di paesi coinvolti, includendo nuove operazioni, quali Camerun, Malawi, Mozambico e Iraq, dove negli ultimi anni i conflitti e le migrazioni forzate hanno avuto un impatto negativo sull'accesso all'istruzione primaria dei bambini rifugiati. Il nuovo obiettivo è quello di permettere a 400.000 nuovi bambini di andare a scuola entro il 2021.

Anche il mondo del sport scenderà in campo per sostenere la campagna UNHCR. La Serie A dedicherà la 22ma Giornata di Campionato in programma l'1 e 2 febbraio, con iniziative dedicate in tutti gli stadi italiani. Tra i testimonial sportivi che sosterranno l'iniziativa, i campioni Demetrio Albertini, Beppe Bergomi, Alessandro Costacurta; il centrocampista dell'Inter e della Nazionale del Ghana Kwandwo Asamoah e la schiacciatrice dell'Imoco Volley e della Nazionale Miriam Sylla.

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