rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024

Zaia: se un positivo va in giro c'è il carcere o l'arresto

Nell'ordinanza obbligo 2 tamponi per chi rientra da alcuni paesi

Marghera (Ve), 6 lug. (askanews) - Dopo la vicenda del manager vicentino andato in Serbia e tornato positivo al Covid-19 in Veneto, il governatore Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza (nr 64 del 6 luglio) in cui cerca di colmare un "vuoto legislativo" - ha detto - legato all'attuale possibilità di recarsi in alcuni paesi esteri fino a 120 ore senza obbligo di quarantena al rientro. Per i lavoratori che si recano o tornano da alcune nazioni diverse da una lista di 36 paesi allegata all'ordinanza (perlopiù paesi europei), c'è l'obbligo di un doppio tampone.

È il datore di lavoro che dovrà contattare l'azienda sanitaria di riferimento e in caso riammettere il lavoratore se il primo tampone è negativo.

"Sono obbligatoriamente sottoposti a test di screening, quindi obbligo, con tampone rinofaringeo, per la ricerca del Covid, tutti i soggetti che fanno rientro in Veneto dopo un viaggio nel paese diverso da quello dell'allegato 1".

Per tali soggetti si effettua un primo tampone rinofaringeo all'arrivo in Veneto: quindi appena tornano a casa, arrivano in Veneto, fanno il tampone e un secondo tampone a distanza di 5-7 giorni se il primo risulta negativo. La prestazione sanitaria è fornita dall'Ulss, cioè è gratuita, stiamo parlando di aziende qua signori".

"Se tu non torni per lavorare, se non sei nei paesi dell'allegato 1, ti fai 14 giorni di quarantena".

Inasprite, come promesso, le sanzioni per chi viola l'isolamento fiduciario. Previsto anche il carcere:

Da oggi tutti coloro che sono in isolamento vengono segnalati al sindaco, al prefetto e all'autorità giudiziaria.

Se rifiuta il ricovero, parte la denuncia d'ufficio, facciamo obbligo all'azienda ospedaliera di provvedere alla denuncia

"In caso di violazione dell'articolo 1 e 2 della presente ordinanza, anche per effetto dell'uscita dal luogo dell'isolamento, cioè il negativo che è in isolamento, si applica la sanzione pecuniaria di 1000 euro. In caso di violazione dell'articolo 3, si applica a carico del datore di lavoro, stiamo parlando dei lavoratori che vengono tamponati due volte e lavorano con la mascherina nell'attesa del secondo tampone negativo, la sanzione è di 1000 euro per ciascun lavoratore dell'azienda, non solo quel lavoratore, se l'azienda ha 100 dipendenti, allora sono 100.000 euro".

"Stiamo dicendo che se un positivo va in giro, c'è il carcere, c'è l'arresto e tutta una serie di possibilità", ha sottolineato.

Zaia ha ricordato che degli ultimi 28 contagi avvenuti dal 1 luglio, 15 sono di "importazione". Attualmente il Veneto ha superato il milione di tamponi effettuati sulla popolazione (1.013.676, con più 11.791 da ieri).

Si parla di

Video popolari

Zaia: se un positivo va in giro c'è il carcere o l'arresto

Today è in caricamento