rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Che aria tira

Tutto l'inquinamento che respiriamo ogni giorno: quali sono le città peggiori

Tre italiani su quattro vivono in contesti inquinati e le fonti principali che degradano l'atmosfera sono due: il traffico e le case

Ogni giorno respiriamo polveri inquinanti nocive per la salute, ma le quantità dipendono molto da dove si abita. Particolato e cosiddette "polveri sottili" sono particelle microscopiche che, se respirate, riescono a penetrare nelle profondità delle vie respiratorie, causando problemi cardiovascolari e respiratori. Si tratta in realtà di un mix di polveri che per lo più viene generato dalle attività dell'uomo: processi industriali, edilizia e il traffico di veicoli. Un'analisi di Altroconsumo ha voluto fare luce su cosa inspiriamo di preciso, specificando in quali province italiane l'aria è più inquinata. 

L'aria inquinata che respiriamo: cosa mettiamo nel nostro corpo e i rischi per la salute

In primo luogo, l'analisi di Altroconsumo sottolinea il ruolo del black carbon, componente del particolato (PM2.5) ed emesso come residuo di qualsiasi processo di combustione. Gli studi epidemiologici forniscono sufficienti evidenze dell'associazione fra l'insorgere di patologie cardiopolmonari e mortalità con l'esposizione al black carbon. Ci sono poi gli ossidi di azoto, la cui origine è legata alla combustione ad alta temperatura, come quella che avviene nei motori delle auto, e che possono portare alla produzione di inquinanti secondari come biossido di azoto, il più temuto perché irritante per l'apparato respiratorio.

Gli ossidi di azoto contribuiscono anche alla formazione delle piogge acide e hanno conseguenze importanti sugli ecosistemi acquatici e terrestri. Infine, l'ammoniaca, un gas dall'odore pungente, irritante e tossico, che contribuisce alla formazione di particolato secondario e che si genera principalmente dalle attività agricole, ma non solo.

Secondo la Fondazione Umberto Veronesi  si stima che siano da attribuire all’inquinamento atmosferico circa 500.000 decessi per tumore del polmone e 1,6 milioni di decessi per broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), ma anche il 19% dei decessi per malattie cardiovascolari. Chi soffre già di patologie croniche (es. malattie cardiopolmonari o diabete) è maggiormente suscettibile agli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico.

L’inquinamento atmosferico è stato associato ad altre numerose condizioni, tra cui:

  • Infertilità;
  • Problemi con la gravidanza (es. scarsa crescita del bambino, maggior rischio di parto prematuro);
  • Ritardi dello sviluppo psicomotorio e cognitivo nell’infanzia;
  • Disturbi del sonno;
  • Diabete;
  • Malattie cardiovascolari (es. infarto, ictus, ipertensione, scompenso cardiaco);
  • Demenza;
  • Asma;
  • BPCO;
  • Allergie e malattie autoimmuni;
  • Malattie infiammatorie croniche dell’intestino, osteoporosi e fratture ossee;
  • Disturbi agli occhi (es. occhio secco, congiuntivite e blefarite);
  • Problemi cutanei (es. acne, invecchiamento della pelle).
     

Le province peggiori: dov'è l'aria più inquinata in Italia

Secondo l'analisi di Altroconsumo le fonti di inquinamento dell'aria in città sono principalmente due: il traffico e, d'inverno, anche il riscaldamento delle case. A oggi si stima che circa 3 italiani su 4 vivano in un territorio inquinato, in cui c'è una concentrazione di polveri sottili superiori ai limiti stabiliti per la tutela della salute. Nel 2023 sono state 58 le città in cui la concentrazione media di polveri sottili ha superato il limite di riferimento di 10 microgrammi per m3, ma si sono registrate situazioni anche peggiori, in cui si è superato il doppio del limite: nei primi mesi del 2023 Cremona è stata la provincia peggiore, seguita da Monza, Milano, Mantova e Padova.

Cosa si può fare? L'obiettivo è quello di ridurre le emissioni in atmosfera e, dove non è più possibile ridurre, applicare strumenti di adattamento e compensazione. Le azioni di riduzione dell'inquinamento possono essere individuali o collettive: decidere di rinunciare all'automobile privata per spostarsi coi mezzi pubblici è una scelta individuale, che però può essere percorsa solo se i mezzi pubblici sono disponibili (il che, invece, è una scelta politica). Inoltre, l'impatto di una singola persona che sceglie di spostarsi in bici è decisamente minore rispetto a quello di una città che viene ripensata a misura di persona anziché a misura di automobile, oppure rispetto a quello di un'azienda dell'automotive che decidesse di convertire la propria produzione a veicoli con minore impatto ambientale.

Così si nasconde la Co2 sotto l'Adriatico per salvare il clima (e si guadagnano 30 mld)

Se si decidesse infine di sostituire il proprio camino con una stufa a pellet di ultima generazione o con un impianto di riscaldamento solare termico, si ridurrebbe sicuramente il proprio impatto individuale; tuttavia, la qualità dell'aria non migliorerebbe significativamente a meno che il passaggio a fonti energetiche più pulite non fosse fatto a livello di collettività, ad esempio grazie alla creazione di una comunità energetica.
Aderendo alla nuova piattaforma "Impegnati a cambiare", Altroconsumo intende unire ancor di più le forze di cittadini, istituzioni e imprese, per promuovere una nuova responsabilità individuale e collettiva.

Secondo i dati dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), in Italia, Sassari è la città che fa registrare i dati migliori sull'inquinamento dell'aria, che nella classifica generale tra le città europee monitorate si trova al sedicesimo posto. Tra gli ultimi posti, invece, ci sono città come Cremona, Padova, Vicenza, Venezia, Brescia e Piacenza, insieme a numerose località polacche. La peggiore in Europa è la croata Slavonsky Brod. Tra le grandi città italiane, le peggiori sono Milano, 349esima, e Torino, al 347esimo posto. In questo strumento messo a punto dall'Aea è possibile monitorare la qualità dell'aria della propria città e confrontarla con le altre europee.

In generale, la zona della Pianura Padana si conferma come una delle più inquinate d'Europa a causa degli alti livelli di particolato presenti nell'atmosfera (Pm10 e Pm2.5) nell'atmosfera. Come rilevato dalle foto satellitari realizzate dal satellite Sentinel 5P del programma Copernicus dell'Unione europea, la Pianura Padana è una delle aree più inquinate a livello europeo. 

Aria inquinata sulla Pianura Padana: la foto dal satelite

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tutto l'inquinamento che respiriamo ogni giorno: quali sono le città peggiori

Today è in caricamento