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Sabato, 27 Aprile 2024
I casi

Ameba "mangia cervello" dopo i lavaggi nasali: "Non usate l'acqua corrente"

L'appello dell'infettivologo Matteo Bassetti: "Usate acqua sterilizzata, è un'infezione pericolosa". I casi che preoccupano

Diversi casi di ameba "mangia cervello" - più propriamente Acanthamoeba, diffusa a livello globale nelle acque, nel suolo e nelle fognature - registrati negli ultimi anni potrebbero essere collegati all'esecuzione di lavaggi nasali con acqua del rubinetto. Questa l'ipotesi diffusa da Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitensi, che descrivono "10 casi di pazienti con infezione da Acanthamoeba non cheratite che hanno riferito di aver eseguito risciacqui nasali prima di ammalarsi". Si tratta, nello specifico, di 7 uomini e 3 donne, "tutti immunocompromessi", sottolineano i Cdc.

I dubbi sull'acqua corrente

"La maggior parte faceva risciacqui da mesi o addirittura per anni e almeno la metà utilizzava acqua del rubinetto", sottolinea l'autorità sanitaria che avverte: "Educare contro l'uso di acqua di rubinetto non bollita per il lavaggio nasale può essere efficace nel prevenire le infezioni invasive da Acanthamoeba, in particolare tra gli immunodepressi".   

Il nesso di causalità tra lavaggi nasali e contrazione dell'ameba non è ancora stato provato; come sottolinea il report stesso: "Non è stato stabilito con certezza che il lavaggio nasale sia la via di trasmissione in ogni caso". Tuttavia, i centri per il controllo e la prevenzione Usa invitano alla cautela: soprattutto "le persone immunocompromesse dovrebbero essere educate a risciacqui nasali sicuri per prevenire infezioni da ameba".

L'appello è stato rilanciato anche in Italia da Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova: "Bisogna evitare di utilizzare acqua del rubinetto per i lavaggi nasali", raccomanda. 

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