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Lunedì, 29 Aprile 2024
il richiamo

L'Antitrust bacchetta Roma, Milano e Napoli sui taxi

Dalle risposte dei Comuni alle richieste di informazioni inviate dall'Antitrust sarebbe emersa "una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive"

L'Antitrust bacchetta i Comuni di Roma, Milano e Napoli sull'offerta dei servizi taxi. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato alle tre città "una segnalazione sulle criticità riscontrate nell'erogazione del servizio taxi a danno degli utenti, in termini di qualità ed efficienza del servizio reso". E ha sollecitato i tre Comuni ad adeguare il numero delle licenze alla domanda.

Dalle risposte dei Comuni alle richieste di informazioni inviate dall'Antitrust sarebbe emersa "una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive" che ha generato "un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa", si legge in una nota.

In particolare, l'Autorità, che ad agosto aveva già mandato una richiesta di informazioni, chiede in sostanza di adeguare il numero di licenze e di superare il tetto del 20% previsto dal dl Asset. In base al provvedimento, le città capoluogo di regione, sede di città metropolitana o aeroporto, che potranno alzare le licenze fino al 20% di quelle esistenti grazie a un concorso straordinario e nuove procedure. Nel caso di grandi eventi i comuni potranno inoltre rilasciare licenze aggiuntive, ma saranno sostanzialmente destinate a chi è già nel settore (occorre avere una licenza). Semplificate anche le procedure per il rilascio della cosiddetta "doppia guida" che potrà anche essere affidata a terzi che siano però in possesso delle opportune certificazioni. 

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Per questo l'Antitrust, in merito alle risposte avute in questi mesi, rileva che da queste "è emersa una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive rispetto alla domanda del servizio taxi. Questa situazione ha generato un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa per l'erogazione del servizio". L'Autorità auspica quindi anche l'adozione di misure aggiuntive, come la regolamentazione dell'istituto delle doppie guide (attualmente presente a Roma e a Milano ma non a Napoli); l'implementazione del taxi sharing; l'efficientamento dei turni, per renderli più flessibili. Inoltre l'Autorità raccomanda "l'esercizio di un monitoraggio, attivo ed efficace, sull'adeguatezza dell'offerta del servizio taxi e sull'effettiva prestazione del servizio stesso, adottando adeguati meccanismi di controllo, i cui esiti dovranno essere adeguatamente pubblicizzati".

L'indagine svolta fotografa un contesto in cui a Roma il numero di licenze attive è pari a 7.962, cui corrispondono 2,8 licenze ogni 1.000 residenti; a Milano le 4.853 licenze attive sono pari a 3,5 licenze ogni mille residenti; a Napoli, a fronte di 2.364 licenze attive, sono disponibili 2,6 licenze ogni mille abitanti.

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