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Domenica, 28 Aprile 2024
Il post (polemico)

Bassetti: "Al supermercato senza mascherina, guardato come un bandito"

L'infettivologo sui suoi canali social: "Si parla troppo poco di Covid, in autunno rischiamo di trovarci in difficoltà"

"Entri al supermercato senza mascherina e vieni guardato come un bandito pronto a fare una rapina. Che tristezza…". Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, si sfoga sui suoi canali Instagram e Twitter. "Dobbiamo lavorare per ricostruire coscienze devastate e percezioni errate del rischio infettivo" scrive commentando quella che sembra essere una (poco felice) esperienza personale. In passato Bassetti si era già scagliato contro l'abuso dell'obbligo di mascherina, da lui definito un "talebanismo" che in ogni caso "non ci ha evitato di essere uno dei Paesi europei con il maggior numero di contagi".

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"Dopo la fine dell'obbligo purtroppo si vedono scene assurde" scriveva ad esempio il 4 maggio su facebook. "Al supermercato, al bar, nei negozi: se entri senza mascherina la gente ti guarda come un fuorilegge, un malvivente. I messaggi sulle mascherine inviati alla gente dalla politica hanno prodotto questi aberranti risultati. Su una cosa siamo i primi in Europa. Sapete quale? Sull’aspetto psichiatrico dell’uso e del non uso delle mascherine. Numeri 1". 

Proprio oggi il camice bianco è tornato sul tema spiegando (in un video pubblicato su facebook) che in Italia la mascherina "viene declinata in maniera cosmetica" perché sono in pochi a indossarla adeguatamente o a cambiare il dispositivo di protezione dopo 4-6 ore come bisognerebbe fare. "Vedo tanta gente con le mascherine che risalgono alle guerre puniche, che non so a cosa servono se non ad accontentare politici, governatori e sindacalisti che amano imporre obblighi" ha detto l'infettivologo. 

Nel video Bassetti ha parlato anche di vaccini. "Si parla troppo poco di Covid e così la gente si vaccina di meno. Poche terze dosi, pochissime quarte dosi", insomma "molti pensano che tutto sia finito". "Non è che mi interessi tornare in televisione" ha puntualizzato il camice bianco, ma se sui mezzi di comunicazione di massa si parla così poco di Covid, questo il suo ragionamento, nel prossimo autunno "rischiamo di trovarci in una situazione di grande difficoltà". 

Bassetti ha commentato anche i dati sui decessi: "150 morti al giorno fanno una grande impressione", ha premesso, ma "c'è da dire una cosa: se un signore di 85 anni muore a casa col tampone positivo, se è morto per un'insufficienza cardiaca o perché si era rotto il femore, secondo voi viene classificato come morto per Covid o con Covid? Io sono certo che verrà classificato come un morto Covid" ha sottolineato. Per questo "bisognerebbe indagare un po' di più su questi 150 morti al giorno" che evidentemente "sono troppi rispetto al resto d'Europa. Io non credo che siamo i peggiori d'Europa nella gestione del Covid, ma da questi numeri sembra così". 

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