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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Venezia

Un biglietto per entrare in città: a Venezia 'ticket' da 5 euro

Sarà sperimentato in 29 giornate a partire dalla primavera 2024. Dovranno pagarlo i turisti non veneti che non pernottano in città

«Un primo modello di prenotabilità della città. Ci saranno sicuramente dei problemi, e abbiamo l'umiltà di pensare che possiamo provarci e eventualmente correggerci». Sono le parole con cui il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha annunciato l'avvio della sperimentazione del contributo d'accesso per visitare la città. Si parte nella primavera del 2024, in 29 giornate da 'bollino nero', quelle con il più alto flusso di visitatori, nei quali è letteralmente impossibile girare con tranquillità per campi e calli senza rimanere imbottigliati.

Ticket da 5 euro per i non veneti

Si tratta di un primo test che riguarderà i soli turisti giornalieri residenti fuori dal Veneto, i cosiddetti 'mordi e fuggi' che non pernottano, ai quali sarà richiesto di prenotare l'accesso e pagare una quota fissa di 5 euro. I giorni individuati dall'amministrazione comunale sono dal 25 aprile al 5 maggio e in tutti i weekend successivi fino al 13-14 luglio, con esclusione del fine settimana della Festa della Repubblica (1-2 giugno). Il 'ticket' dovrà essere pagato dai turisti che accederanno alla città tra le ore 8 e le 16:30.

Dal provvedimento sono escluse quattro categorie di cittadini: residenti e nati nel Comune di Venezia, proprietari di immobili non residenti, studenti e lavoratori. I bambini sotto 14 anni, i residenti in Veneto e le persone con disabilità e i rispettivi accompagnatori non saranno tenuti al pagamento, ma dovranno comunque prenotare gratuitamente la visita. Sarà esentato in toto chi transiterà solo in Piazzale Roma, nell'isola del Tronchetto e alla Stazione Marittima, così come chi accederà alle isole minori (Lido, Pellestrina, Burano, eccetera).

La prenotazione si potrà effettuare in una piattaforma web e tramite app appositamente dedicata: al termine della procedura, i visitatori otterranno un qr code, che sarà controllato a campione dagli operatori di una ditta specializzata, supportati in caso di necessità dagli agenti della polizia locale. Allo scopo saranno allestiti otto varchi nei punti di accesso alla città. «Non potremo verificare i codici di tutti i visitatori, ci sarà di sicuro chi riuscirà a fare il furbo - ha spiegato Brugnaro - ma cercheremo di essere il più rigorosi possibile».

L'amministrazione comunale per questa sperimentazione investirà circa 3 milioni di euro, a fronte di incassi stimati non superiori ai 700mila euro. «Con questo test - ha concluso il primo cittadino lagunare - non intendiamo fare cassa, perché ci costerà più di quanto incasseremo. Vogliamo misurare l'effetto e l'eventuale efficacia della prenotabilità».

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