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Domenica, 28 Aprile 2024
il timore / Varese

Dengue, caso sospetto nel Varesotto. L'allarme degli esperti: "Tombini sono ricettacolo"

Sono già tre le circolari del ministero della Salute che puntano ad alzare l'allarme sulla Dengue negli aeroporti, porti e anche nella medicina del territorio

L'emergenza Dengue in Sud America, con oltre 2 milioni di casi solo in Brasile, bussa alle porte dell'Europa e dell'Italia. Sono già tre le circolari del ministero della Salute che puntano ad alzare l'allarme sulla Dengue negli aeroporti, porti e anche nella medicina del territorio. 

"Tenete le finestre chiuse"

Un sospetto caso si è registrato a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il Comune ha ricevuto una segnalazione da parte dell'Ats Insubria per un residente e ha immediatamente avviato una disinfestazione contro le zanzare nella zona interessata. I trattamenti sono stati eseguiti a partire da venerdì sera, tra le 22 e mezzanotte/l'una, e continueranno fino a domenica 24 marzo inclusa. L'amministrazione ha invitato i cittadini, durante il trattamento, a tenere le finestre chiuse e a non lasciare all'aperto animali domestici, cibi e panni stesi. Inoltre, raccomanda di non raccogliere e mangiare frutta e verdura dell'orto o del giardino per i 30 giorni successivi all'intervento. Dopo la segnalazione dell'Ats Insubria, il Comune di Busto Arsizio si è attivato per avviare gli interventi mirati a proteggere la salute pubblica e prevenire la diffusione di malattie trasmesse da insetti vettori, come la zanzara del genere Aedes, responsabile di malattie come Zika, Chikungunya e Dengue.

L'allarme degli esperti

L'allarme è alto. "Più aumenteranno le temperature e più ci saranno zanzare, soprattutto qui da noi la tigre, essendo insetti non a sangue caldo sono dipendenti dalla temperatura. Quindi, bene le circolari, ma è chiaro che c'è il rischio di trovarsele addosso e la prevenzione la fanno poi i comuni e le circoscrizioni e devono avere le risorse. Ora serve programmare la prevenzione dello sviluppo delle larve e prevedere interventi d'emergenza nei focolai.

Il posto dove c'è più rischio di essere punti dalle zanzare è il cimitero, d'estate al è impossibile attraversarlo senza essere colpirti. Ma ora la prima cosa da andare a trattare sono i tombini stradali e delle abitazioni ricettacoli di larve". A parlare l'Adnkronos Salute un 'cacciatore di zanzare', Augusto Scirocchi, esperto nella materia e specializzato in entomologia medica.

"I tombini stradali - prosegue Scirocchi - vanno puliti e trattati, spesso hanno un sifone dove l'acqua deve ristagnare altrimenti esce la puzza. Ma proprio questa tipologia deve essere irrorata dalla disinfestazione. Quello che succede, ad esempio a Roma, è che spesso ci sono le macchine sopra e diventa tutto molto complicato. Lo stesso procedimento deve essere adottato dai condomini, la zanzara tigre colonizza piccole raccolte d'acqua dove depone le uova. Proprio questa acqua stagnata va eliminata, quindi anche i vasi nei terrazzi devono essere controllati perché dentro un sottovaso possono nascere 30-40 zanzare e diventa un problema". Come si identificano le larve? "Sono dei vermetti che si trovano nei sottovasi, se ci sono vuol dire che poi si avranno le zanzare. Eliminare questi vermetti - rimarca l'esperto - dovrebbe essere l'impegno di tutti ma spesso molte persone non vogliono intervenire perché pensano che si faccia male alle piante".

Le piante anti-zanzare sono efficaci? "C'è del vero se pensiamo ai gerani o alla citronella, ma solo se pensiamo alla loro linfa che è un repellente naturale. Ma circondarsi in un terrazzo o in un giardino di gerani e citronella ha poco senso. Ad esempio anche l'aglio è un ottimo repellente ma non sono ancora riusciti a eliminare la puzza - osserva - Del geraniolo, la sostanza contenuta nei gerani, andrebbe fatto un estratto, insomma un po' complicato. Ci sono in commercio ottimi repellenti chimici che posso aiutarci contro la zanzara tigre che ricordo è molto aggressiva".
 

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