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Domenica, 28 Aprile 2024
Cosa sappiamo sul virus

Influenza H1N1: perché se ne parla così tanto e quanto è pericolosa

I due decessi registrati nelle ultime ore stanno generando apprensione, ma in realtà si tratta del tipo più diffuso di influenza stagionale. L'Asl di Vicenza: "Vaccinatevi"

Sono due in pochi giorni le vittime da influenza H1N1 di tipo "A" all’ospedale San Bortolo di Vicenza, e sale la preoccupazione per quella che a livello mediatico viene impropriamente chiamata "influenza suina" ma che in realtà fa riferimento ad una diversa mutazione del virus.

Un primo paziente, un uomo di 55 anni, era deceduto nella giornata del 7 gennaio; il giorno successivo è morto anche un 47enne che versava da giorni in condizioni disperate. Altre tre persone sono attualmente ricoverate in terapia intensiva per gravi forme di polmonite interstiziale, una delle principali complicanze del virus H1N1. L'Asl di Vicenza ha lanciato un appello a vaccinarsi quanto prima.

Cosa sappiamo sull'influenza H1N1

"L'influenza H1N1 è quella che ha circolato più frequentemente in Italia quest'anno, si chiama 'suina' perché nel 2009 ci fu una pandemia con numerosi casi e diversi morti nel mondo", spiega all'Adnkronos Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale San Martino di Genova.

"È una forma di influenza che conosciamo bene e ogni anno ci sono dei decessi. Nulla di nuovo all'orizzonte - dice - ma purtroppo abbiamo vaccinato poco quest'anno. La campagna vaccinale è stata disastrosa e questi sono i risultati, insieme ad una bassissima copertura per il Covid. Sappiamo che i vaccini evitano le forme gravi dell'influenza, purtroppo quando ci sono queste forme così virulente che colpiscono anche soggetti giovani ci si ricorda dell'importanza dei vaccini". 

Francesca Russo, dirigente della direzione Sanità della Regione Veneto ha chiarito come sia sbagliato accomunare questa forma di influenza alla variante V dell'H1N1 (la suina). "Questa fase dell'anno  è caratterizzata dalla circolazione del virus H1N1 pdm09 (Pandemic disease Mexico 2009): si tratta del virus influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009. Chiamarlo virus da influenza suina è un retaggio mediatico che fa pensare a un virus non stagionale".

Qual è la differenza tra influenza suina e H1N1?

"L’attuale virus epidemico influenzale A/H1N1 è un nuovo sottotipo di virus di influenza umana che contiene geni di virus aviari, suini e umaniì", precisa l'Istituto superiore di sanità. "I nuovi virus sono spesso il risultato di un riassortimento di geni provenienti da altri virus (scambio di geni). Questo virus A/H1N1 - che è stato osservato a partire daglianni '50 - è il risultato di una combinazione di due virus dell’influenza suina che contenevano geni di origine aviaria e umana".

Una delle differenze più rilevati riguarda le modalità di contagio: "Al contrario del tipico virus di influenza suina, il nuovo virus influenzale di tipo A/H1N1 può trasmettersi da uomo a uomo, forse per i suoi segmenti genici umani", si legge sulla nota dell'Iss.

Incubazione, sintomi e come ci si contagia 

L'H1N1 si trasmette da uomo a uomo secondo modalità del tutto simili a quelle di trasmissione della normale influenza stagionale: "Si diffonde da persona a persona tramite le goccioline contenute nello sternuto o nel colpo di tosse di una persona infetta. Indirettamente, quando le goccioline o altre secrezioni nasali o della gola, si depositano sulle mani o su altre superfici che vengono a contatto con la bocca o il naso di altre persone".

Anche i sintomi sono molto simili a quelli della normale influenza: febbre, problemi respiratori, mal di gola e mal di testa, dolori muscolari, brividi e affaticamento. Tra la sintomatologia che non corrisponde a quella dell'influenza "classica" sono stati osservati anche episodi di vomito e/o diarrea. Il periodo di incubazione varia generalmente da 1 a 7 giorni. " Si ritiene che il virus abbia le stesse caratteristiche in termini di diffusione dei virus dell’influenza stagionale", afferma l'Iss.

"Gli adulti che si sono ammalati possono infettare altre persone per un periodo di circa 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, mentre i bambini sono contagiosi per circa 7 giorni dall’inizio della sintomatologia".

Come precisa l'Iss, è da escludere che il contagio da A/H1N1 possa avvenire mangiando prodotti a base di carne di maiale, mentre in passato sono stati osservati diversi casi di persone contagiate in seguito al contatto con suini infetti. 

Mortalità e importanza dei vaccini

I due decessi per l'influenza H1N1 all'ospedale di Vicenza "ci ricordano quella che è la storia dell'influenza, che nel 95% dei casi non è una malattia grave dalle conseguenze letali ma c'è un percentuale della popolazione che invece rischia di più", afferma Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana delle malattie infettive e tropicali).

"Abbiamo detto sempre i fragili, gli anziani e gli immunodepressi, ma raramente può essere letale anche per i più giovani e sani. Oggi l'80% dei casi di influenza in Italia è proprio H1N1 e non abbiamo, purtroppo, vaccinato bene", ribadisce, sottolineando ancora una volta l'importanza delle vaccinazioni: "C'è ancora tempo per farle, vediamo proprio da questi casi di cronaca quanto possa essere determinante essere immunizzati".

I virus più diffusi in Italia negli ultimi mesi, grafico Iss

Ma quanto si muore, ogni anno, per l'influenza? Il bollettino settimanale FluNews-Italia riporta dati di diversi sistemi di sorveglianza permettendo di delineare l’impatto della stagione influenzale sulla popolazione italiana. Attraverso varie metodologie "si arriva ad attribuire mediamente 8000 decessi per influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia". Numeri che potrebbero essere nettamente inferiori con un'adeguata adesione vaccinale.

Per quanto riguarda la diffusione del virus influenzale H1N1 sui casi totali di influenza, dati precisi arrivano da "RespiVirNet", il Sistema di Sorveglianza Integrata dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori. 

Nella settimana tra il 25 e il 31 dicembre 2023 sono stati analizzati 1461 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori parte della rete "RespiVirNet". Dalle analisi effettuate, 548 (il 37,5%) sono risultati positivi al virus influenzale e, di questi, 398 sono risultati di tipo H1N1 pdm09. 

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