Tutti intossicati dopo la cena, prima al ristorante e poi a casa: c'è un alimento sospetto
Sono almeno sette i casi accertati: controlli e ispezioni a tappeto di Ats Lombardia. Cosa sappiamo finora e a quali alimenti fare attenzione
Mal di pancia, vomito e dissenteria. I primi malesseri si sono manifestati il giorno dopo una cena in un ristorante situato nei pressi di Preseglie, piccolo comune in provincia di Brescia. E per una manciata di persone è scattata la corsa alla guardia medica o, addirittura, al pronto soccorso. Sempre la stessa, a quanto pare, la diagnosi: intossicazione da salmonella. Un copione che pare si sia ripetuto due giorni più tardi, quando altri avventori del locale avrebbero accusato gli stessi sintomi, scrive BresciaToday.
E poi pure a Sabbio Chiese, altro piccolo centro nel Bresciano: un'intera famiglia sarebbe stata ricoverata per intossicazione da salmonella, stavolta dopo aver mangiato del salame nella propria abitazione. I casi accertati nel complesso sarebbero sette. Sono quindi scattati i controlli di Ats Lombardia (azienda tutela salute) e sotto la lente delle autorità sanitarie sarebbe finito proprio un salame: in via precauzionale è stato ritirato dal mercato e la vendita è stata sospesa. Ispezioni e controlli sono stati effettuati nel ristorante, nell'azienda agricola che produce l'insaccato, dove tutto sarebbe risultato regolare, e in un macello della Bassa.
L'infezione da salmonella
Al pari di altri alimenti consumati crudi come carne, uova, latte e derivati, frutta e verdura, i salumi sono tra quelli a rischio di essere contaminati dal batterio della salmonella, al pari di quello della listeria monocytogenes che, come per buona parte dei batteri, non riescono a sopravvivere ai processi di pastorizzazione e cottura. La salmonella, in particolare, rappresenta una delle cause più comuni di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Ed è responsabile anche di oltre il 50% delle infezioni gastrointestinali.
L'infezione si trasmette per via oro-fecale, attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui sia presente la salmonella. I principali veicoli di trasmissione sono uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova; latte crudo e derivati del latte crudo (compreso il latte in polvere); carne e derivati (specialmente se poco cotti); frutta e verdura contaminate durante il taglio. Tuttavia, per poter causare la malattia è necessaria la colonizzazione massiva dell'agente patogeno nell'alimento prima dell'ingestione.
I sintomi da salmonellosi compaiono tra le 6 e le 72 ore dall'ingestione di alimenti contaminati (più comunemente dopo 12-36 ore), si protraggono per 4-7 giorni, e possono variare da semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea), fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali) nei soggetti già fragili (bambini e anziani). Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l'ospedalizzazione, ma talvolta l'infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero.
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