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Lunedì, 29 Aprile 2024
mobilitazioni in tutto il mondo / Piacenza

Perché i lavoratori di Amazon scioperano il giorno del Black Friday

La campagna di mobilitazione globale, che coinvolge circa 30 Paesi, ha preso il nome di "Make Amazon Pay" (Amazon deve pagare), in merito al debito che la multinazionale ha nei confronti dei propri dipendenti, della società e del pianeta

Nel giorno del Black Friday e delle spese folli sul sito di e-commerce, i lavoratori di Amazon di tutto il mondo incrociano le braccia. Anche in Italia, in particolare nel sito di Castelsangiovanni, nel Piacentino. La campagna di mobilitazione globale, che coinvolge circa 30 Paesi, ha preso il nome di "Make Amazon Pay" (Amazon deve pagare), in merito al debito che la multinazionale ha nei confronti dei propri dipendenti, della società e del pianeta. Secondo il sindacato GMB, più di mille lavoratori del magazzino di Amazon a Coventry, in Inghilterra, sciopereranno. E ci sono scioperi anche in Germania, il secondo mercato di Amazon per vendite nel 2022.

La posizione dell'Italia

"In Italia siamo abituati a difendere i nostri diritti e questa volta non è diverso. Lavorare in Amazon ci ha mostrato la necessità di un fronte unito per lottare per salari equi e condizioni di lavoro sicure. Questo sciopero del Black Friday è più di una protesta; è un messaggio che siamo tutti insieme, oltre i confini, lottando per ciò che meritiamo". Ha detto il membro della federazione sindacale italiana Filcams Cgil Giampaolo Meloni, che lavora nel magazzino Amazon di Castel San Giovanni in Emilia-Romagna. L'obiettivo è proprio quello di rallentare gli acquisti e la distribuzione dei prodotti proprio durante il Black Friday per accendere un faro sui salari, ritenuti troppo bassi e ingiusti. Il punto dirimente è che i salari reali dei dipendenti di Amazon sono in calo nonostante i ricavi record di 121 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2022.

Secondo i funzionari di categoria di Filcams, Fisascat e Uiltucs, il colosso non ha pagato alcuna imposta sul reddito in Europa nel 2021 e ha invece ricevuto 1 miliardo di euro di crediti d'imposta su 55 miliardi di euro di vendite. Amazon rappresentava solo l'1 per cento di tutte le vendite di prodotti nei suoi calcoli sulle emissioni, ma le sue emissioni di CO2 sono aumentate del 18 per cento nel 2021. La campagna "Make Amazon Pay 2023" sta già ottenendo alcuni risultati positivi. Amazon ha infatti annunciato l'aumentato del salario minimo dei propri dipendenti negli Stati Uniti a 15 dollari l'ora. Inoltre, la campagna sta contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto ambientale dell'azienda. La campagna Make Amazon Pay continuerà nel 2024, con lo scopo di raggiungere ulteriori obiettivi.

Per i sindacati c'è stata un'alta adesione proprio nel sito del piacentino. L'azienda ha riferito che "oggi l'86 per cento dei dipendenti del sito di Castel San Giovanni si è recato al lavoro come ogni giorno e non abbiamo registrato alcun impatto sulle nostre attività".

La lotta dei lavoratori italiani

Differente è la posizione dei sindacalisti. L'hub Amazon di Piacenza è in sciopero con "un'adesione molto alta", secondo quanto dichiarato da Roberto Brambilla della Filcams Cgil, che è a Coventry, nel Regno Unito, con la delegazione di lavoratori italiani che partecipa al presidio internazionale promosso da Uni Global Union a Coventry, una delle più rappresentative sedi dell'azienda. Brambilla ricorda che la protesta nella sede di Castel San Giovanni cade anche nel giorno dello sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra nelle Regioni del Nord Italia ed è la terza giornata di sciopero dall'inizio di ottobre, meno di due mesi fa. All'origine della protesta c'è l'incremento di retribuzione "inaccettabile" a fronte dell'andamento economico di Amazon da record, l'assenza di forme di welfare e il mancato aumento dell'importo del buono pasto, la mancanza di attenzione alle problematiche di salute e sicurezza e il continuo ricorso a contestazioni disciplinari per futili motivi. "Siamo soddisfatti della risposta dei lavoratori, che hanno dimostrato ancora una volta la loro determinazione a rivendicare condizioni di lavoro più dignitose", hanno dichiarato i sindacalisti di Cgil Cisl Uil. 

La risposta di Amazon

La multinazionale non sostiene le posizioni espresse dalla campagna "Make Amazon Pay". Secondo quanto reso noto dal colosso di e-commerce, "Amazon ha creato milioni di buoni posti di lavoro e ha contribuito a creare e sostenere centinaia di migliaia di piccole imprese in tutto il mondo. Offriamo retribuzioni e benefit competitivi ai nostri dipendenti, con eccellenti opportunità di carriera e garantiamo a tutti un ambiente di lavoro moderno, sicuro e inclusivo. Continuiamo a investire nei Paesi e nelle comunità in cui operiamo e siamo orgogliosi di essere l'azienda che acquista più energia rinnovabile al mondo. Questo fa parte del nostro obiettivo di raggiungere un livello di emissioni nette di CO2 pari a zero entro il 2040, con miliardi già investiti nella riduzione degli imballaggi, nell'energia pulita e nei veicoli elettrici", si legge in una nota.

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