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Sabato, 27 Aprile 2024
Pene più severe

C'è una legge contro la violenza su insegnanti e presidi

Pene più pesanti anche per i genitori che commettono atti di violenza contro il personale scolastico

Via libera definitivo al disegno di legge contro la violenza su docenti e lavoratori della scuola. Proposto dalla Lega, la norma prevede pene più severe per i reati commessi in danno del personale scolastico: dagli attuali cinque anni per aggressione, a sette anni e mezzo, e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio. Il cardine della proposta è la modifica di alcune norme del codice penale introducendo un'aggravante. Si tratta degli articoli 336 e 341-bis che puniscono chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, di cui fanno parte docenti, dirigenti e incaricati di pubblico servizio, come gli operatori scolastici. Si arriva così all'inasprimento della pena per chi esercita violenza, minaccia oppure offende l'intero personale della scuola. Se a commettere il reato, poi, è un genitore, la pena può invece aumentare fino alla metà. La pena massima arriverebbe a oltre 7 anni. "È doveroso restituire rispetto e dignità a coloro che educano i nostri ragazzi: chi tocca un insegnante, tocca lo Stato", scrive su X il leader del Carroccio, Matteo Salvini.

La legge non sarà uno scudo solo per insegnanti, ma garantirà una protezione a tutto il personale scolastico, inclusi dirigenti scolastico e personale Ata, dalla violenza esercitata dagli studenti e anche dai loro familiari. Oltre alle misure punitive, la norma prevede anche percorsi formativi di sensibilizzazione e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con lo scopo di segnalare casi di violenza, proporre iniziative e redigere report annuali sul fenomeno. 

Le violenze ai danni del personale scolastico sono in aumento, come dimostrato dai numeri. Lo scorso anno sono state in tutto 36. Quest'anno sono già 27. Significa più di un caso a settimana. E sempre più spesso gli autori delle aggressioni non sono gli allievi, ma i genitori (casi in aumento del 111% rispetto allo scorso anno). Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara annuncia il pugno duro per chi commette violenze a scuola. Non si esclude neppure la presenza delle forze dell'ordine negli istituti a rischio. 

"Oggi scriviamo una bella pagina di storia per la scuola: la proposta di legge della Lega contro la violenza sui docenti e su tutti i lavoratori della scuola è legge", hanno dichiarato in una nota i parlamentari del Carroccio Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Istruzione a palazzo Madama, e Rossano Sasso, primo firmatario della proposta e capogruppo in commissione Cultura alla Camera. "Con l'approvazione in Senato della nostra proposta, restituiamo rispetto e dignità ai professori e alle istituzioni scolastiche. La norma prevede pene più severe per chi commette atti di violenza nei confronti del personale scolastico e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli stessi, oltre a numerosi momenti di sensibilizzazione e prevenzione del problema. Una nostra battaglia che abbiamo portato avanti con forza, insieme al ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in tutte le sedi istituzionali. Chi tocca un insegnante tocca lo Stato. È necessario restituire alla scuola e ai suoi lavoratori l'autorevolezza che meritano", concludono.

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