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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Papa Francesco: "Santa Sofia torna moschea, sono molto addolorato"

Le parole del Pontefice domenica mattina, durante l'Angelus, dopo aver appreso la notizia della riconversione della basilica turca da museo a luogo di culto islamico

Una domenica amara per Papa Francesco, che da Piazza San Pietro, durante l'Angelus, ha espresso il suo rammarico per la decisione della Turchia di riconvertire in moschea Santa Sofia, la chiesa di Istanbul. Dopo aver salutato "tutti coloro che lavorano sul mare (in occasione dela giornata internazionale del mare che ricorre in questa seconda domenica di luglio, ndr), specialmente quelli che sono lontani dai loro cari e dal loro Paese", il Pontefice ha alzato lo sguardo e condiviso con i fedeli il suo dolore, senza nascondere la voce commossa: "Il mare mi porta lontano, penso a Istanbul, penso a Santa Sofia, sono molto addolorato".

Santa Sofia, da basilica a moschea e poi museo

La storia di questa chiesa ha radici antiche. Santa Sofia fu basilica cristiana fino alla conquista ottomana (537-1453), e successivamente venne trasformata in moschea, fino a che nel 1934 divenne un museo con un decreto del Consiglio dei Ministri del governo di Kemal Ataturk, sotto la moderna Repubblica di Turchia. Con una decisione che arriva alla fine di una lunga battaglia legale, il Consiglio di Stato turco ha annullato il decreto del 1934 dell'allora presidente Ataturk. La decisione apre dunque la strada alla riconversione in luogo di culto del monumento simbolo di Istanbul, in linea con la volontà del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il tribunale ha infatti accolto il ricorso presentato da un'associazione islamista locale che reputa "illegittima" la decisione di conversione civile del luogo storico. Le porte della moschea potrebbero riaprire ai fedeli il 15 luglio, anniversario di un fallito colpo di Stato contro il governo Erdogan. 

Imam di una moschea di Roma si schiera con il Papa: "E' un atto politico, la religione non c'entra nulla"

Mentre molti musulmani, a Istanbul, si sono già riuniti davanti a Santa Sofia per festeggiare in preghiera la decisione del tribunale, nel resto d'Europa si commenta l'evento e non tutti i fedeli sono d'accordo. "E' un atto politico - commenta Sami Salem, Imam della Moschea della Magliana di Roma, all'Adnkronos - la religione non c'entra nulla e i politici dovranno prendersene la responsabilità. Il Papa non poteva che essere addolorato". 

"Noi tutti, musulmani e non, dobbiamo operare per creare un luoghi di serenità, tranquillità e di pace per tutti gli essere umani, al di là del credo religioso - continua l'Imam - Qualsiasi atto che incrementi il clima di conflitto tra le religioni è sempre un messaggio doloroso e ingiusto: dobbiamo costruire la pace e l'unione tra i popoli e non la divisione".

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