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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Reddito di cittadinanza, sito fake consultato 722mila volte: "Volevamo far riflettere"

Satira o scherzo di cattivo gusto? Gli ideatori: "Sono i partiti ad aver giocato con la miseria delle persone facendo promesse discutibili"

Satira o scherzo di cattivo gusto? Un sito fake per prenotare il reddito di cittadinanza ha raccolto 722mila contatti dallo scorso marzo ad oggi. E il caso fa discutere. Sulla pagina web in questione si legge che "il reddito di cittadinanza è un contributo che lo stato garantisce alle famiglie in difficoltà che non percepiscono reddito o con redditi molto bassi" e che "si potranno ottenere fino a 780€ per persona singola e fino a 1638€ a coppia al mese".

Ovviamente è tutto finto, compreso il modulo con cui si può "prenotare" il reddito. Gli indizi in questo senso non mancano: la scritta IMPS (con la "m", ovvero Istituto mondiale provvidenza solare) nella parte alta del sito; alcuni passaggi decisamente improbabili, come quella che riguarda i requisiti e l’importo del reddito: se per i cittadini italiani ed europei l'assegno è di 400 euro, per gli immigrati non regolari e i celiaci sale a 735 euro. Per di più in basso c’è scritto a chiare lettere (benché a caratteri minuscoli) che "il sito è sviluppato a fini ludici". In tanti però ci sono cascati.

"Il sito - spiega all'Adnkronos Domenico Neto , uno degli ideatori della pagina - ha totalizzato finora oltre 722mila visualizzazioni complessive. Ma non è possibile ottenere un dato certo del numero di persone che poi hanno effettivamente compilato il finto form: un contatore non c'è".

In tanti comunque hanno visitato il sito solo per farsi una risata. Ma qualcuno ci ha creduto davvero. "La maggior parte – racconta Neto - capisce che l'intento goliardico e ci ride su. Alcuni un po' ci rimangono male quando gli spieghiamo che si tratta di un fake".

Il progetto fake, spiega ancora il socio di Ars Digitalia (azienda con sede a Napoli che sviluppa siti internet, software e app mobile) "è partito lo scorso marzo dopo le elezioni. Le visite hanno avuto tre o quattro picchi, l'ultima ondata si è registrata il giorno 15 dicembre".

Ma perché aprire una pagina del genere, facendosi beffa di chi quel reddito lo sta aspettando davvero? Dietro questa trovata, spiega Neto, "c'è sicuramente l'intento di promuovere l'azienda ma anche di sensibilizzare le persone sulla diffusione dei dati sensibili sul web e sui pericoli che ne derivano". Sul sito di Ars Digitalia vengono però fornite anche altre motivazioni. Così scrivevano gli ideatori della boutade lo scorso 11 marzo: "Dopo una campagna elettorale come quella passata, pensiamo che sia compito della satira, anche molto spinta come quella che abbiamo creato (quasi Luttazziana), far riflettere gli elettori". 

"I partiti ci potranno accusare di star giocando con la miseria delle persone, ma dovranno ammettere di averlo fatto loro in primis giocando su quella miseria per ottenere posti in parlamento con promesse alquanto discutibili. Non c’è nulla da ridere sulle persone che stanno chiedendo aiuto subito dopo le elezioni, potreste aver vinto sui loro reali bisogni e noi riteniamo opportuno per questo motivo educarli".

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Insomma, il sito avrebbe anche un intento pedagogico, anche se non tutti sui social sono d’accordo con questa tesi e qualcuno ha stigmatizzato l'idea di Ars Digitalia. Ad ogni modo, racconta ancora Neto, con questo sito "non ci abbiamo guadagnato nulla, infatti non abbiamo inserito banner pubblicitari".

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