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Lunedì, 29 Aprile 2024
La novità

Stretta sul Reddito di cittadinanza: si può perdere più facilmente

La modifica arriva con gli emendamenti di una serie di deputati fra cui Maurizio Lupi (Noi con l'Italia)

Stretta sul Reddito di cittadinanza, che ora si rischia di perdere anche rifiutando un'offerta congrua a chiamata diretta da parte di un datore di lavoro privato. Lo prevede un emendamento presentato dal centrodestra al decreto Aiuti, approvato dalle commissioni della Camera con il voto contrario del M5s. Le offerte possono essere proposte anche direttamente ai lavoratori da parte dei privati che, in caso di rifiuto, lo comunicano direttamente al centro per l’impiego. Saranno poi le successive direttive ministeriali a stabilire come dovrà avvenire questo tipo di comunicazione. E’ previsto l'obbligo di accettarne almeno una di tre, dopo di che il sostegno statale decade. La modifica arriva con gli emendamenti di Maurizio Lupi (Noi con l'Italia), Riccardo Zucconi (FdI), Rebecca Frassini (Lega), Paolo Zangrillo (FI), Lucia Scanu e Manuela Gagliardi (Misto). l Pd ha votato a favore. La norma prevede inoltre che il ministro del Lavoro debba definire con decreto le modalità di comunicazione e di verifica della mancata accettazione dell'offerta congrua. 

E’ soddisfatta la Lega, che rivendica la novità. ”Una misura fortemente voluta dalla Lega, ispirata alla cultura del lavoro e utile al reperimento di maggiore manodopera, soprattutto nel settore turistico-ricettivo". Ha detto la deputata della Lega Rebecca Frassini, prima firmataria. Il deputato Paolo Zangrillo di Forza Italia parla di svolta: "Grazie ad un emendamento di Forza Italia a mia prima firma approvato nel dDl aiuti è stato inferto un duro colpo al Reddito di cittadinanza. Finalmente i datori di lavoro potranno proporre un'offerta diretta ai percettori del beneficio baipassando l'inefficace sistema dei centri per l'impiego e dei navigator. Una norma molto semplice che risolve due problemi: rispondere all'attuale carenza di forza lavoro in diversi settori e smascherare finalmente chi vuole solo un sussidio e non il lavoro”.

Per Maurizio Lupi, ”i problemi che il M5s ha creato al Paese in questi cinque anni sono sotto gli occhi di tutti. In Parlamento stanotte abbiamo rimediato almeno a un piccolo danno che riguarda il reddito di cittadinanza. Con un nostro emendamento abbiamo equiparato l'offerta privata a quella pubblica. Se un percettore di reddito di cittadinanza riceve due offerte di lavoro, magari da un ristorante o da un albergo, e le rifiuta, se ne va a casa, cioè perde il reddito di cittadinanza e non riceve più questo tipo di assistenza dallo Stato".

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