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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Zona gialla e zona bianca: i colori delle regioni da lunedì 6 settembre

Situazione epidemiologica in Italia "pressoché stabile", con tassi di occupazione di area medica e terapia intensiva "sotto la soglia critica nazionale" ha detto Gianni Rezza. Solo la Sicilia la supera ma "anche altre si stanno avvicinando"

Nessun cambio di colore in vista per l'Italia. L'unica regione in giallo è la Sicilia, per la quale il ministro Speranza ha firmato l'ordinanza la scorsa settimana, mentre il resto della Penisola rimane in zona bianca dopo il consueto monitoraggio dell'Iss. Anche oggi la Sicilia è stata la regione al primo posto per nuovi contagi giornalieri secondo l'ultimo bollettino, con 1.348 casi in più nelle 24 ore a fronte di 21.978 tamponi processati; l’incidenza è al 6,1%, rispetto al 5,3% del giorno precedente. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 957, 10 in meno rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 115, tre in meno rispetto a ieri.

"La situazione epidemiologica in Italia resta pressochè stabile: l'incidenza è a 74 casi per 100mila e scende di poco sotto l'1 l'indice Rt a 0,97", ha detto oggi il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando il monitoraggio. "Per quanto riguarda il tasso di occupazione di area medica e di terapia intensiva siamo al 7,3% e al 5,7% e quindi sotto la soglia critica nazionale. Ciò anche se c'è una regione (ossia la Sicilia, ndr) che la supera e altre che si stanno avvicinando", ha aggiunto Rezza.

Le regioni a rischio moderato

Secondo l'ultimo monitoraggio dell’Iss, le Regioni e le Province autonome considerate a rischio moderato sono 17, sette in più rispetto alla scorsa settimana. Si tratta di Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Veneto, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Puglia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, e le province autonome di Trento e Bolzano. Solo Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta risultano classificate a rischio basso.

Secondo gli indicatori decisionali relativi all'ultimo monitoraggio, la Sicilia presenta ancora parametri sopra la soglia: 22,5% in area medica di pazienti Covid (rispetto al limite del 15%) e 13,9% in terapia intensiva (contro quella del 10%). L'incidenza di casi per 100mila abitanti scende al 190,4 contro il precedente 200,7. La Sardegna si trova al limite del 15% per l'area medica e con le terapie intensive sopra il limite con il 13,2%, mentre nuovi casi Covid sono in discesa (anche se aumentano i focolai); incidenza in calo al 117,4 rispetto al 148,5. In Calabria si segnala il 16,8% in area medica mentre le terapie intensive all'8,9% sono sotto il limite.

Quando si entra in zona gialla, arancione e rossa

Una regione passa da zona bianca a zona gialla quando con incidenza superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti covid è superiore al 15 per cento e al 10% in terapia intensiva.

Se l'incidenza sale a oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti - visto l'elevato fattore di rischio - una regione può entrare in zona arancione con un incremento delle limitazioni. Tuttavia per questo ulteriore cambio colore l'occupazione dei posti letto deve essere superiore al 30 per cento in area medica e al 20% per i posti letto in terapia intensiva.

Per entrare in zona rossa l'incidenza deve essere pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti con sia tasso di occupazione dei posti letto superiore al 40% in area medica e al 30% in terapia intensiva.

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