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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lo studio

La pandemia e l'allergia alle regole (italiana e non solo)

Secondo un'indagine, 7 automobilisti su 10 hanno ammesso di infrangere il Codice della strada, con il 75% di questi che afferma trasgredire anche le norme sanitarie

Al volante come nella vita. La pandemia ci ha costretto a cambiare molte delle nostre abitudini, mettendoci di fronte a nuove regole da rispettare. Regole che, come nel caso di quelle stradali, spesso risultano indigeste ai cittadini italiani e non solo. Infatti, secondo l'11° Barometro della Guida Responsabile realizzato dalla Fondazione VINCI Autoroutes, 7 italiani su 10 ammettono di infrangere il Codice della strada, con il 75% di questi che afferma non seguire neanche le norme sanitarie. L'indagine, realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 paesi europei, fotografa l'evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche durante la pandemia, mettendo a fuoco l'importanza delle regole, stradali e sanitarie, soprattutto bel periodo che stiamo vivendo.

Il rapporto tra regole stradali e sanitarie

Lo studio correla il comportamento dei conducenti, sia in merito alle abitudini di guida, che nei confronti delle misure sanitarie, evidenziando una certa ''abitudine'' a trasgredire le regole. Il 75% dei conducenti europei ha ammesso di fare delle trasgressioni al Codice della strada e 7 su 10 di non rispettare sempre le regole sanitarie, dati che per l'Italia si assestano rispettivamente al 70% e al 66%. Inoltre, il 77% dei conducenti europei che dichiarano di concedersi delle libertà con il Codice della strada (il 75% dei conducenti italiani), ammettono di fare lo stesso anche con le regole sanitarie anti Covid-19. Il 45% degli europei (il 35% degli italiani) che rispetta le regole sanitarie lo fa innanzitutto per attenzione nei confronti degli altri contro solo il 33% di coloro che rispettano il Codice della strada (il 30% degli italiani). 

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Ma come si comportano gli italiani alla guida? Il 66% tende a non rispettare il codice stradale e il 75% non rispetta le regole sanitarie. Il 57% degli automobilisti italiani sembra aver compreso che non si devono mai "staccare” le mani dal volante per rispondere al telefono e dichiara di usare il sistema Bluetooth con un aumento di 4 punti in un anno e +14 punti in 5 anni. Tra i comportamenti pericolosi che gli italiani hanno confessato di adottare quando sono alla guida ci sono: non rispettare i limiti di velocità (86%), passare con il semaforo rosso o arancione (50%), non usare le frecce per indicare la direzione di svolta (48%). 

Perché le regole non vengono rispettate

Ma qual è il motivo che spinge così tanti automobilisti a non rispettare le regole? Secondo l'indagine, la prima ragione che potrebbe spiegare questo mancato rispetto delle norme sta nel fatto che si tratti, sia per il Codice della strada che per le regole sanitarie, di norme ritenute non adatte alla situazione o coerenti (il 52% lo afferma a proposito del Codice della strada contro il 45% di chi lo sostiene a proposito delle regole sanitarie; il 40% vs. il 32% degli italiani). ''La sensazione che alcune regole sarebbero destinate esclusivamente a emettere sanzioni è nettamente più diffusa per quanto riguarda il Codice della strada (il 29%; il 38%) rispetto alle norme sanitarie (il 15%; il 14%). Al contrario - si legge nello studio -  l'argomento di chi ritiene di poter soprassedere alle regole perché ritiene sufficiente comportarsi in modo attento, è molto più invocato per quanto riguarda la prudenza sanitaria (il 42% degli europei; il 52%) rispetto alla prudenza sulla strada (il 22%; il 27%)''. 

Chi dichiara di rispettare le regole è spinto a farlo soprattutto per pervenire i rischi, che tra l'altro è il motivo per cui esistono alcune norme, piuttosto che per il timore di ricevere una multa salata. L'attenzione alle regole è più significativa soprattutto al settore sanitario (lo invoca il 45% degli europei; il 35% degli italiani) che sulla strada (il 33%; il 30%), a maggior ragione quando si tratta della propria cerchia più ristretta (il 23% vs. l'11% in Europa; il 19% vs il 10% in Italia).

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Lo studio evidenzia anche come la fiducia nella pertinenza delle regole motiva solo scarsamente il loro rispetto (il 30% per il Codice della strada, il 20% per gli italiani, vs. il 17% per le regole sanitarie, il 17% per i conducenti italiani). Anche il pericolo di una multa incide poco per il rispetto delle regole. 

Il problema delle regole secondo Bernadette Moreau, Delegata generale della Fondazione VINCI Autoroutes per una guida responsabile, sta nel fatto che spesso vengano percepite in maniera distorta: "Le regole, che si tratti del Codice della strada o delle istruzioni sanitarie, sono spesso percepite più come un vincolo che come una protezione. Concedendosi dei piccoli "aggiustamenti” delle regole, i conducenti privilegiano il proprio beneficio immediato, trascurano il rischio potenziale di incidenti, e contano sulla propria capacità di controllo per evitarlo. Tuttavia, la grande maggioranza degli incidenti dipende dall'errata valutazione del rischio, associata a infrazioni del Codice della strada".

La classifica delle regole non rispettate

Dalla velocità al semaforo, passando per gli stop. Secondo il Barometro ecco quali sono le trasgressioni del Codice della strada più diffuse tra i cittadini europei:

  • l'88% dei conducenti europei supera di alcuni chilometri/ora il limite di velocità (l'86% degli italiani, +2);
  • il 62% passa quando il semaforo è arancione o è appena diventato rosso (il 50%);
  • il 51% dimentica di mettere la freccia per sorpassare o cambiare direzione (il 48%, -2);
  • il 43% non si ferma allo stop (il 40%);
  • il 28% dei conducenti europei sosta in doppia fila (il 31%);
  • l'8% ammette di guidare anche quando ha superato il limite di alcol consentito senza però sentirne gli effetti (l'8%; -3);
  • il 7% dichiara di mettersi al volante avendo assunto farmaci che potrebbero alternarne la vigilanza (il 5% degli italiani);
  • il 3% dei conducenti europei si mette in viaggio avendo fumato cannabis o assunto droghe (il 2%).

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Inciviltà, la strada resta un luogo di tensioni

Nonostante il calo di comportamenti critici tra gli automobilisti, il 12% dei conducenti italiani, -6 punti) ammette di essere una persona diversa dal solito quando è al volante. Inoltre l'84% degli europei e l'85% degli italiani ha sperimentato situazioni di paura a causa del comportamento aggressivo degli altri conducenti.

L'aggressività al volante e le inciviltà segnano una leggera diminuzione rispetto al 2020 ma rimangono molto elevate: il 52% dei conducenti riconosce che gli capita di insultare un altro conducente (-3 punti; il 61% dei conducenti italiani), 47% (-2; il 56%, -2) di suonare il clacson in modo inopportuno, 30% (-3; il 30%, -4) di stare attaccato deliberatamente al veicolo di un conducente che lo irrita, il 30% (-4; il 21% dei conducenti italiani, gli europei che rispettano di più questa regola del Codice della strada -3) di sorpassare a destra in autostrada.

Sonnolenza, disattenzione e altri pericoli

Tra i comportamenti più pericolosi ci sono ovviamente quelli legati al sonno e alla distrazione. Il 40% dei conducenti europei (-5 punti; il 38%) non rispetta la raccomandazione di una pausa ogni 2 ore, mentre sono più di 9 su 10 a conoscerla (il 67%), mentre il 52% si ferma nel corso del tragitto per fare un sonnellino (66%; -3) e  il 12% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente perché si era assopito al volante (l'11% degli italiani).

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Nonostante questo, restano numerosi i conducenti che adottano comportamenti pericolosi legati agli elementi di distrazione:

  • il 76% (-2) dei conducenti europei ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi (il 65% dei conducenti italiani, gli italiani sono i meno numerosi d'Europa ad avere questo comportamento);
  • il 53% dichiara di telefonare con un sistema di conversazione Bluetooth con altoparlante incorporato mentre guida (+3 punti in un anno e +10 in 5 anni; il 57%, + 5 in un anno e +5 in 5 anni) - una pratica tanto pericolosa in termini di attenzione quanto gli altri mezzi di conversazione telefonica;
  • il 43% imposta il GPS mentre guida (+4 in 5 anni; il 31%, -2 in un anno, -3 in 5 anni);
  • il 22% invia e/o legge SMS o e-mail durante la guida (il 27%);
  • il 21% segnala agli altri conducenti degli eventi tramite un'applicazione mentre guida (+3 in un anno e +10 in 5 anni; il 19%, stabile a un anno e +3 in 5 anni);
  • il 32% telefona durante la guida usando auricolari o cuffie (il 42%);
  • il 23% telefona mentre guida senza vivavoce (il 21%);
  • il 7% guarda addirittura dei film o dei video sullo smartphone o il tablet mentre guida (il 5%).

I consigli per una guida responsabile

In conclusione, ecco alcuni semplici consigli della Fondazione VINCI Autoroutes che possono servire a prevenire pericoli al volante, sia per noi che per gli altri:

  • fare una notte completa di sonno il giorno prima della partenza;
  • evitare di partire di notte (tra le 22 e le 6);
  • effettuare pause regolari nel corso di tutto il tragitto, come minimo ogni due ore;
  • fermarsi in un'area di sosta ai primi segni di stanchezza e fare un breve sonnellino;
  • non esitare a cambiare regolarmente conducente;
  • evitare l'uso di qualsiasi elemento di distrazione quando si guida: conversazioni telefoniche, SMS, GPS, video, applicazioni mobili;
  • rispettare le distanze di sicurezza;
  • rallentare quando ci si avvicina a una zona di lavori o un incidente;
  • segnalare in anticipo i sorpassi e rispettare il corridoio di sicurezza avvicinandosi a un veicolo fermo.

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