La riapertura di palestre e piscine entro gennaio
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha fatto una promessa molto attesa da tanti italiani: riuscirà a mantenerla? Ecco da cosa dipende la ripartenza dello sport amatoriale
Entro fine gennaio palestre e piscine potranno riaprire. Lo afferma il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, ospite del programma Agorà su Rai Tre che si è detto convinto che potrenno riprendere le attività sportive seppure con " le condizioni che il Cts indicherà con molta precisione e probabilmente con delle limitazioni"
"Stiamo lavorando costantemente col Comitato tecnico scientifico, prima ancora della chiusura di ottobre avevamo disposto un nuovo protocollo con misure molto rigide e devo dire che molte palestre avevano fatto degli investimenti -sottolinea il ministro- Abbiamo dato un fondo perduto consistente a tutti quei soggetti per coprire le spese fatte".
Rimborsi a parte allora gli italiani potranno finalmente tornare a smaltire le tensioni accumulate in questi mesi? Non è così semplice. Come spiega lo stesso ministro Spadafora quello del suo dicastero è un intento raggiungibile ma non certo.
Riapertura palestre e piscine
"La riapertura a gennaio è un mio obiettivo e un obiettivo raggiungibile, dobbiamo vedere però i dati della pandemia dei primi di gennaio. Non voglio fare promesse ma l'obiettivo di riaprire, pur con delle limitazioni, di palestre, centri danza e piscine, e tutte le altre attività importanti per il benessere degli italiani, credo sia possibile".
Occhio quindi ai dati epidemiologici e alla curva della pandemia che nonostante i miglioramenti registrati all'inizio di dicembre, già prima di Natale mostrava i segni di una recrudescenza dei contagi. Seppure i dati dei nuovi casi si mostrino incoraggianti, in questi giorni a cavallo delle festività sono stati fatti pochissimi tamponi. Di contro il numero dei decessi è rimasto stabile e ieri si contava un aumento di ricoverati per sintomi (+361) e l'accesso di 167 nuovi pazienti in terapia intensiva.
Dati non certo incoraggianti e pertanto le dichiarazioni del ministro dello Sport vanno prese per quello che sono: intenti. È lo stesso Spadafora di fatti a chiarire che se palestre, centri danza e piscine, potrebbero riaprire, sono invece da escludere ulteriori aperture come l'accesso dei tifosi agli stadi di calcio. "Escludo che a gennaio ci possa essere questa possibilità" ha spiegato Sapadaforo in diretta su Rai Tre. "Ognuno spera di poter riprendere i propri hobby e le proprie attività professionali, il tema che all'interno di uno stadio da 60mila posti non sia un problema averne 20mila è relativo -prosegue il ministro - avere tutta questa gente che va nella stessa direzione nello stesso orario significa dover fare una serie di controlli, intensificare il sistema dei trasporti: significa gestire una macchina che in questo momento non è prioritaria rispetto ad altre cose prioritarie per la ripartenza del Paese come ad esempio scuola e sistema industriale".