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Lunedì, 29 Aprile 2024
La bozza

I taxi potrebbero aumentare del 20%: ma la riforma favorisce chi ha già una licenza

Pronta la bozza del decreto che verrà votato lunedì in Cdm: tra le novità l'aumento dei taxi circolanti attraverso l'aumento delle licenze

Dopo giorni di emergenza taxi il governo corre ai ripari. E con la bozza di del decreto omnibus Asset e investimenti, atteso lunedì 7 agosto al Consiglio dei ministri, prevede un aumento sostanziale dei mezzi in circolazione. I capoluoghi di regione, le città metropolitane e i comuni sedi di aeroporto internazionale saranno autorizzati a incrementare il numero delle licenze di taxi in misura non superiore al 20% delle licenze già rilasciate, tramite un concorso straordinario. L'obbligo è quello di usare veicoli non inquinanti e il concorso è aperto anche a chi è già titolare di una licenza o ha svolto il ruolo di sostituto alla guida. Questo quanto si apprende dalla bozza che dovrà venire poi approvata dal Cdm. 

Previsto anche il rilascio di licenze taxi temporanee per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o ai flussi turistici. Queste ultime saranno prorogabili sino a un massimo di 24 mesi saranno rilasciate dai Comuni in via sperimentale (a titolo gratuito od oneroso) esclusivamente in favore dei soggetti già titolari di licenze, che possono poi affidarle a terzi. 

Un atto necessario per una carenza effettiva: Secondo i dati Istat nel 2021 erano in circolazione 22.723 taxi nei comuni capoluogo di provincia, con una variazione di appena 30 vetture in più rispetto alla rilevazione analoga del 2016. I dati dell'Autorità di Regolamentazione dei trasporti censiscono attorno alle 7.900 licenze attive a Roma, 4.855 a Milano, quasi 2.400 a Napoli, 1.500 a Torino, poco più di 700 ciascuna a Firenze e Bologna, circa 320 a Palermo.

Il testo però sembra  di fatto però favorire i "vecchi tassisti" e sfavorire la concorrenza, puntando sul meccanismo delle "doppie licenze" come osserva il quotidiano La Repubblica. Di fatto il decreto non obbliga i tassisti a rendere pienamente operative le nuove licenze acquisite o a cederle, lasciando completamente la gestione ai diretti interessati. Le licenze temporanee invece, che i comuni possono rilasciare, finiranno tassativamente in mano a chi già opera nel mercato. L'aumento dei mezzi disponibili viene sostanzialmente eseguito non intaccando lo status quo, né favorendo la concorrenza, con il paradosso che i titolari di due licenze potrebbero anche decidere di non mettere in circolazione i taxi. 

Soddisfazione per la bozza da approvare viene comunque espressa dal ministro delle Imprese del Made In Italy Adolfo Urso: "Si apre un percorso di riforma legislativa per un settore strategico per il Paese, che dovrà portare a maggior efficienza e trasparenza anche a fronte della significativa crescita dell'afflusso di turisti stranieri e delle grandi sfide che ci attendono nei prossimi anni, dal Giubileo del 2025 alle Olimpiadi di Milano-Cortina, che porteranno nelle nostre città decine di milioni di pellegrini e visitatori". 

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